ROMA - Il rapporto tra Michelangelo e i suoi seguaci è al centro dell’inedita e preziosa mostra che inaugura il 10 ottobre alle Gallerie Nazionali di Arte Antica, nella sede di Palazzo Barberini.
Quello selezionato dai curatori, Francesca Parrilla e Massimo Pirondini, con il coordinamento scientifico di Yuri Primarosa, è un nucleo ristretto di opere, ma tutte di altissima qualità, che per la prima volta vengono messe a confronto tra loro e con i disegni realizzati dal Buonarroti su temi sacri, da cui esse traggono ispirazione.
Tra i principali interpreti delle invenzioni del grande maestro toscano c’è sicuramente il valtellinese Marcello Venusti (1512-1579), giunto a Roma verso il 1540. La sua Annunciazione, conservata alla Galleria Corsini, viene accostata a quella di Lelio Orsi, proveniente dal museo Gonzaga di Novellara, in passato erroneamente attribuita allo stesso Venusti, entrambe ispirate da un disegno di Michelangelo, oggi conservato a New York e qui esposto in riproduzione, come pure gli altri esemplari.
Altro tema che ha suscitato ampio interesse negli anni cruciali della Controriforma è sicuramente quello della Crocifissione. In mostra viene presentata una composizione del Venusti, risultato dell’unione di tre importanti disegni di Michelangelo: il Cristo vivo sulla croce, oggi al British Museum di Londra, realizzato per la marchesa Vittoria Colonna, e i due fogli pervasi di ispirazione mistica raffiguranti la Madonna e il San Giovanni dolente ai piedi della croce, conservati al Museo del Louvre a Parigi. Accanto a questo dipinto, è esposta un’altra importante Crocifissione su fondo scuro, anch’essa inedita, attribuita all’artista senese Marco Pino (1521-1583).
Un tema sul quale Michelangelo meditò a lungo e al quale dedicò diverse sculture e numerosi disegni è quello della Deposizione di Cristo, del quale offrì, in particolare negli anni della maturità, una lettura sempre più drammatica e talvolta autobiografica. Le diverse rielaborazioni sul tema da parte del maestro divennero ispirazione per tanti suoi accoliti, tra cui Sebastiano del Piombo, Marcello Venusti e Jacopino del Conte, che ne trassero copie fedeli e derivazioni.
La mostra romana propone in particolare una Deposizione di Venusti, riscoperta nei depositi dell’Accademia di San Luca, che viene messa a confronto con la grande tavola di Jacopino del Conte della collezione Barberini. Si tratta di due grandi capolavori restaurati appositamente per l’occasione. L’opera di Jacopino è stata inoltre sottoposta ad accurate indagini diagnostiche che hanno finalmente permesso di chiarirne la genesi compositiva.
A corredo della mostra un catalogo con saggi dei curatori e schede critiche delle opere esposte.
Gli appuntamenti dedicati alla mostra
Oltre a quattro visite guidate gratuite con Francesca Parrilla, co-curatore della mostra, che si svolgeranno sabato 19 ottobre, 16 novembre, 30 novembre, 14 dicembre, alle ore 17.00, è previsto anche un ciclo di laboratori didattici dal titolo Nella bottega dell’artista, a cura e delle Associazioni culturali Zebrart e “Senza titolo” e del Dipartimento educazione e ricerca del museo.
I laboratori, dedicati ai bambini dai 5 ai 10 anni, si terranno ogni domenica alle 11.30 (escluse le prime domeniche del mese) per 10 domeniche, a partire dal 13 ottobre e fino al 29 dicembre. Le attività condurranno i piccoli partecipanti alla scoperta della mostra e dei capolavori della collezione permanente, con un focus particolare sull'eredità artistica del maestro e sulle differenti tecniche artistiche. Dopo la visita alla mostra, i bambini, in laboratorio, potranno immergersi nella vita di una bottega tra colori, bozzetti e modellini. Ogni partecipante si confronterà con gli artisti del passato per elaborare un personale studio del corpo con disegni di dettagli e prove di colore. Attività su prenotazione all’indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Appuntamento davanti alla biglietteria. Tutte le attività sono gratuite. Per due accompagnatori è prevista una riduzione sul costo del biglietto a 6 euro.