La prima retrospettiva mai dedicata al Maestro di Leonardo. 120 opere tra dipinti, sculture e disegni, con prestiti provenienti da oltre settanta tra i più importanti musei e collezioni private del mondo
Andrea del Verrocchio (Firenze, 1435 circa - Venezia, 1488) Madonna col Bambino 1470 circa, tempera su tavola, cm 75,8 x 47,9. Berlino, Staatliche Museen zu Berlin, Gemäldegalerie, inv. 108 ©Staatliche Museen zu Berlin, Gemäldegalerie / Christoph Schmidt - Dettaglio
FIRENZE - Andrea del Verrocchio, genio universale che formò un’intera generazione di maestri, con i quali sviluppò e condivise generosamente il proprio sapere, è il protagonista della grande mostra dal titolo "Verrocchio, il maestro di Leonardo" che, dal 9 marzo al 14 luglio 2019, viene ospitata a Palazzo Strozzi, con una sezione speciale al Museo Nazionale del Bargello.
Straordinari capolavori, provenienti da oltre settanta tra i più importanti musei e collezioni private del mondo, come il Metropolitan Museum of Art di New York, la National Gallery of Art di Washington DC, il Musée du Louvre di Parigi, il Rijksmuseum di Amsterdam, il Victoria and Albert Museum di Londra, le Gallerie degli Uffizi di Firenze, offrono, attraverso undici sezioni (due al Bargello), una esaustiva panoramica sulla grandezza dell’arte del Verrocchio, anche attraverso un confronto serrato con magistrali opere di precursori, artisti a lui contemporanei e discepoli.
“Per uno storico dell’arte questa mostra è un sogno che si avvera” – racconta Arturo Galansino, Direttore Generale della Fondazione Palazzo Strozzi – “Realizzare la prima rassegna su Andrea del Verrocchio, padre nobile del Rinascimento, rappresenta un’impresa unica e ambiziosa, resa possibile grazie alla collaborazione con i Musei del Bargello e agli eccezionali prestiti provenienti da musei di tutto il mondo. Abbiamo lavorato per oltre quattro anni per portare a Palazzo Strozzi questa grande esposizione che, presentando l’attività multiforme di Verrocchio e della sua bottega, indaga al contempo gli esordi del genio di Leonardo da Vinci, proprio nell’anno in cui Firenze e la Toscana diventano luoghi simbolo delle celebrazioni internazionali a lui dedicate. Con questa mostra Palazzo Strozzi consolida il suo ruolo di centro espositivo leader in Italia, in grado di creare valore per la città di Firenze e per il suo territorio”.
Tra le opere esposte anche una delicata Madonna col Bambino, scultura in terracotta attribuita al giovane Leonardo da Vinci, che esce per la prima volta dalle collezioni del Victoria and Albert Museum di Londra di cui fa parte dal 1858 e dove è solitamente esposta come opera di Antonio Rossellino. Si tratta dell’unica scultura esistente attribuibile a Leonardo, secondo il professor Francesco Caglioti, ordinario di storia moderna all'Università Federico II di Napoli, studioso di riferimento per la scultura del Quattrocento, a cui si deve l'attribuzione al genio del Rinascimento. “Questa strabiliante Madonna non ha riscontri diretti e persuasivi con nessun’altra scultura del Rinascimento fiorentino, mentre ne ha moltissimi con i disegni e i dipinti di Leonardo, soprattutto giovanili, ma anche maturi” - spiega il professor Caglioti, curatore della mostra insieme ad Andrea De Marchi . - “Restando a lungo nella bottega di Verrocchio, Leonardo dovette impararvi a modellare benissimo l’argilla, come ricorda Vasari: «nella sua giovanezza di terra alcune teste di femine che ridono [...], e parimente teste di putti che parevano usciti di mano d’un maestro»”. Tuttavia l'attribuzione a Leonardo non è comunque pacifica. Nel mondo accademico si registra infatti lo scetticismo di alcuni studiosi. Lo stesso Victoria and Albert Museum intende valutare l'ipotesi attributiva di Caglioti al ritorno dell'opera a Londra.
La mostra collega idealmente Palazzo Strozzi col Museo del Bargello, dove le due sezioni ospitate sono dedicate al tema dell’immagine di Cristo. In particolare è qui esposta l’Incredulità di san Tommaso, capolavoro bronzeo di Verrocchio.
Paola D’Agostino, Direttore dei Musei del Bargello, sottolinea: “Il Museo Nazionale del Bargello, con la sua celeberrima collezione di scultura rinascimentale, è luogo privilegiato e imprescindibile per delineare l’importanza di un’artista così singolare e di una bottega che ha plasmato un’intera generazione di maestri del XV secolo, in Italia e in Europa”.
La mostra conferma inoltre il ruolo fondamentale della Fondazione Palazzo Strozzi nella valorizzazione del patrimonio artistico italiano, anche attraverso un’importante campagna di restauri.Tra le 14 opere sottoposte a interventi e indagini scientifiche, troviamo esposto in questa retrospettiva il celebre "Putto col delfino". L'opera, realizzata da Andrea del Verrocchio su commissione di Lorenzo de' Medici prima per la villa di Careggi e poi per Palazzo Vecchio, è stata restaurata grazie al generoso sostegno della Fondazione non profit Friends of Florence.
Andrea del Verrocchio (Firenze, 1435 circa - Venezia, 1488) Dama dal mazzolino
1475 circa, marmo, cm 59 x 46 x 24. Firenze, Museo Nazionale del Bargello, inv.
Sculture 115
Leonardo da Vinci (Vinci, 1452 - Amboise, 1519) Braccia e mani femminili; Testa
maschile in profilo 1474-1486 circa , punta d’argento e punta di piombo, con
ritocchi successivi dei profili in matita nero-grigiastra tenera, il tutto lumeggiato
con biacca a pennello e a gouache, su carta preparata leggermente in rosa color
pelle, mm 215 x 150. Castello di Windsor, Royal Library, The Royal Collection Trust,
inv. RCIN 912558 (concesso in prestito da Sua Maestà la Regina Elisabetta II). Royal
Collection Trust / © Her Majesty Queen Elizabeth II 2019
Leonardo da Vinci (Vinci, 1452 - Amboise, 1519) Teste e figure a mezzo busto, viste
di profilo. Madonna che allatta il Bambino contro un paesaggio, con san Giovannino.
Figura maschile stante. Teste di leone. Un drago (recto). Teste e figure a mezzo busto,
una delle quali tagliata a tre quarti (verso) 1478 circa, penna e due diversi
inchiostri bruni, mm 405 x 290. Castello di Windsor, Royal Library, The Royal
Collection Trust, inv. RCIN 912276 (concesso in prestito da Sua Maestà la Regina
Elisabetta II). Royal Collection Trust / © Her Majesty Queen Elizabeth II 2019
Andrea del Verrocchio (Firenze, 1435 circa - Venezia, 1488) David vittorioso
1468-1470 circa, bronzo con tracce di dorature, cm 122 x cm 60 x 58. Firenze,
Museo Nazionale del Bargello, inv. Bronzi 450 (testa di Golia) e inv. Bronzi 451
(David). Musei del Bargello, Firenze. Su concessione del Ministero dei beni e delle
attività culturali.
Sandro Botticelli (Sandro di Mariano Filipepi; Firenze, 1445-1510) Madonna col
Bambino e due angeli 1468 circa, tempera su tavola, cm 100 x 71. Napoli, Museo e
Real Bosco di Capodimonte, inv. Q46. Su concessione del Ministero per i Beni e le
Attività Culturali-Museo e Real Bosco di Capodimonte
Andrea del Verrocchio (Firenze, 1435 circa - Venezia, 1488) Madonna col Bambino
1470 o 1475 circa, tempera e olio su tavola, cm 75,8 x 54,6. Berlino, Staatliche
Museen zu Berlin, Gemäldegalerie, inv. 104° ©Staatliche Museen zu Berlin,
Gemäldegalerie / Christoph Schmidt
Andrea del Verrocchio (Firenze, 1435 circa - Venezia, 1488) Madonna col Bambino
1470 circa, tempera su tavola, cm 75,8 x 47,9. Berlino, Staatliche Museen zu Berlin,
Gemäldegalerie, inv. 108 ©Staatliche Museen zu Berlin, Gemäldegalerie / Christoph
Schmidt
Andrea del Verrocchio (Firenze, 1435 circa - Venezia, 1488) Madonna col Bambino e
due angeli (Madonna di Volterra) 1471-1472 circa, tempera su tavola, cm 96,5 x
70,5. Londra, The National Gallery, inv. NG296 (acquisto 1857) © The National
Gallery, London.
Andrea del Verrocchio (Firenze, 1435 circa - Venezia, 1488) e bottega L’arcangelo
Raffaele e Tobiolo 1470-1472 circa, tempera su tavola, cm 83,6 x 66. Londra, The
National Gallery, inv. NG781 (acquisto 1867) © The National Gallery, London.
Andrea del Verrocchio (Firenze, 1435 circa - Venezia, 1488) Spiritello con pesce
(Putto col delfino) 1470-1475 circa, bronzo, cm 70,3 x 50,5 x 35. Firenze, Musei
Civici Fiorentini-Museo di Palazzo Vecchio, inv. MCF-PV 2004-10615.
Il restauro dell’opera è stato reso possibile grazie al generoso contributo di Friends
of Florence
Andrea del Verrocchio (Firenze, 1435 circa - Venezia, 1488) San Girolamo 1465-
1470 circa, tempera su carta incollata su tavola, cm 40 x 26. Firenze, Gallerie degli
Uffizi, Galleria Palatina di Palazzo Pitti, inv. (1912) 370. Gabinetto Fotografico delle
Gallerie degli Uffizi. Foto Francesco del Vecchio
Leonardo da Vinci (Vinci, 1452 - Amboise, 1519) Panneggio di una figura
inginocchiata, vista di profilo 1470-1475 circa, acquarellature marroni, tempera
grigia e biacca su tela di lino preparata in colore grigio-bruno, 181 x 234. Parigi,
Musée du Louvre, Département des Arts Graphiques, inv. 2256. Photo © RMNGrand
Palais (musée du Louvre) / Michel Urtado
Leonardo da Vinci (Vinci, 1452 - Amboise, 1519) Madonna col Bambino 1472 circa,
terracotta, cm 49 x 27 x 24,5. Londra, Victoria and Albert Museum, inv. 4495-1858
©Victoria and Albert Museum, London
Leonardo da Vinci (Vinci, 1452 - Amboise, 1519) Panneggio di una figura seduta,
vista quasi frontalmente 1475-1480 circa, acquarellature marroni, tempera grigia e
biacca su tela di lino preparata in colore grigio (tracce di contorno a penna e punti
ad inchiostro nero con funzione preparatoria; gli angoli superiore e inferiore a
sinistra sono risarciti e intonati di grigio; controfondato) mm 266 x 233. Parigi,
Musée du Louvre, Département des Arts Graphiques, inv. 2255. Photo © RMNGrand
Palais (musée du Louvre) / Michel Urtado
Opera esposta nella sezione speciale al Museo Nazionale del Bargello
Andrea del Verrocchio (Firenze, 1435 circa - Venezia, 1488) Incredulità di san
Tommaso 1467-1483, bronzo con dorature. Gruppo: cm 241 x 140 x 105; Cristo: cm
241 x 94 x 60, San Tommaso: cm 203 x 90 x 90. Firenze, Chiesa e Museo di
Orsanmichele (dal tabernacolo dell’Università della Mercanzia) Musei del Bargello,
Firenze. Su concessione del Ministero dei beni e delle attività culturali
Andrea del Verrocchio (Firenze, 1435 circa - Venezia, 1488) e collaboratori
Crocifisso 1475 circa, legno intagliato, sughero, gesso e lino dipinti (su croce non
originale; braccia rifatte) altezza Cristo 98 x 103. Firenze, Museo Nazionale del
Bargello, inv. Depositi 60 (in deposito dalla Venerabile Confraternita di San
Girolamo e di San Francesco Poverino). Su concessione del Ministero dei beni e
delle attività culturali.