BIELLA - “Padre e Figlio. Ettore Pistoletto Olivero e Michelangelo Pistoletto” è la mostra, a cura di Alberto Fiz, articolata in tre sedi emblematiche del territorio biellese: Palazzo Gromo Losa, storica dimora signorile restaurata e messa a disposizione della città dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, Cittadellarte – Fondazione Pistoletto e Casa Zegna, sede dell’archivio storico e spazio espositivo dell’omonima fondazione.
Il ritratto, l'autoritratto e il rispecchiamento, sono gli aspetti fondamentali di questa rassegna che rappresenta la conclusione di un’ideale trilogia sul rapporto tra Michelangelo Pistoletto e il padre, cominciata nel 1973 con un omonimo evento “Padre e Figlio”, proposto a Torino nella galleria di Gian Enzo Sperone, proseguita nel 2008, ancora a Torino con “Ettore e Michelangelo. I coetanei” proposta dalla galleria Persano.
L’esposizione è dunque un’ulteriore occasione per riflettere sul rapporto tra padre e figlio. Attraverso le opere esposte e nei video-dialoghi realizzati con il curatore e con Anna Zegna, presidente della Fondazione Zegna, Michelangelo Pistoletto ha dato espressione a una concezione non unidirezionale del rapporto padre – figlio: lasciare un’eredità ai padri, anziché affidare unicamente ai figli la responsabilità di comunicare il sapere e le passioni dei genitori.
L’esposizione propone un dialogo tra i lavori Michelangelo Pistoletto e quelli del padre Ettore, apprezzato pittore di paesaggi e nature morte. In totale sono cento le opere in mostra, tra dipinti, quadri specchianti, installazioni, lightbox, video e fotografie.
"La mostra, ricca e variegata - spiega il curatore - consente una lettura a più livelli rispetto ad un tema di grande attualità. Partendo dal dialogo tra Michelangelo Pistoletto e suo padre, è possibile interrogarsi sui concetti di tempo storico e tempo soggettivo, ma anche sulla necessità di accettare le differenze da cui può scaturire, persino, un'intima complicità”.
Il tema della mostra si intreccia strettamente con il profondo legame di Ettore e Michelangelo con la città e con la famiglia Zegna, le cui prime committenze ai Pistoletto risalgono al 1929, quando Ermenegildo, fondatore dell’azienda e imprenditore illuminato con la chiara consapevolezza che l’impresa dovesse assumere una responsabilità sociale e artistica, commissionò a Ettore un ciclo di graffiti su L’Arte della Lana. Oggi Fondazione Zegna è partner di molte delle iniziative di Cittadellarte tra cui il progetto Visible e UNIDEE - Università delle Idee.
Il percorso di Padre e Figlio si articola dunque in un trittico di esposizioni. La prima tappa è Palazzo Gromo Losa. Intorno alle Nature morte di Ettore Pistoletto Olivero si sviluppa una vera e propria interazione sul tema del rispecchiamento. Padre e figlio, attraverso l'arte, diventano "coetanei" come emerge anche da un lightbox che li ritrae entrambi all’età di 75 anni.
Casa Zegna a Trivero è invece principalmente luogo di un omaggio a Ettore Pistoletto Olivero. Vengono esposti, per la prima volta in una mostra pubblica, i dipinti dell'artista risalenti al biennio 1952-1953, raffiguranti le tappe per la realizzazione della Panoramica Zegna, percorso ambientale voluto da Ermenegildo Zegna e ancora oggi integrato nel grande parco naturale dell’Oasi Zegna. Al centro della sala è collocata una nuova versione della grande installazione "Metamorfosi" di oltre tre metri realizzata da Michelangelo Pistoletto nel 1976 con una pila di stracci e vestiti usati divisi a metà da un doppio specchio. Nell’adiacente lanificio, poi, trova posto il ciclo pittorico più importante di Ettore, i dieci dipinti su "L'Arte della Lana" realizzati su pannelli mobili tra il 1947 e il 1949.
Il percorso si conclude a Cittadellarte – Fondazione Pistoletto, il grande laboratorio di idee e progetti ideato nel 1998 da Michelangelo Pistoletto in un ex opificio tessile, dove il punto di partenza è la ricostruzione di Padre, figlio e creatività, una delle installazioni del ciclo Le Stanze, realizzato nel 1975 nella galleria Christian Stein.
Accompagnano la mostra tre interventi video realizzati appositamente per l’occasione: “Autoritratto attraverso mio padre”, dialogo tra Michelangelo Pistoletto e Alberto Fiz; “Lasciare un'eredità ai padri”, conversazione tra Pistoletto e Anna Zegna sul rapporto tra le rispettive famiglie e sul rapporto arte/impresa, e “L’Arte della Lana”, nel quale Pistoletto, insieme a Anna Zegna, mette a confronto le tecniche tradizionali di lavorazione della lana con l’attuale processo produttivo prendendo ispirazione dall’omonimo ciclo di dipinti di Ettore Pistoletto Olivero.
La mostra è corredata da un ampio catalogo monografico edito da Magonza.