ROMA – La mostra Winckelmann. Capolavori diffusi nei Musei Vaticani, che apre al pubblico dal 9 novembre 2018 al 9 marzo 2019, rappresenta un omaggio conclusivo delle tante iniziative volte a celebrare la figura di Johann Joachim Winckelmann, a 300 anni dalla nascita e 250 dalla tragica morte a Trieste nel 1768.
“Un intellettuale capace, come pochi, di influenzare con i suoi pensieri e con i suoi scritti le generazioni future di eruditi, studiosi, archeologi e storici dell’arte” – sottolinea Barbara Jatta, direttrice dei Musei Vaticani, nel testo introduttivo al catalogo che accompagna la mostra.
Il percorso espositivo, individuato nell’interno dell’itinerario di visita dei Musei Vaticani, documenta quanto la collezione vaticana sia stata fondamentale per gli studi, gli scritti e le teorie dell’intellettuale e archeologo tedesco, anche se di fatto Winckelmann non vide mai i Vaticani così come sono oggi concepiti.
Il soggiorno romano si rivelò tuttavia “folgorante” per lo studioso tedesco di Brandeburgo, che arrivò a Roma sotto la protezione del cardinale Alessandro Albani.
Per questo insolito ed imponente progetto espositivo sono stati coinvolti tutti i settori museali, al fine di offrire al visitatore un percorso tematico “diffuso”, ma con alcune specifiche “soste” di approfondimento. Sono state quindi individuate 21 aree, con 4 focus specifici: Sala XVII della Pinacoteca, Braccio Nuovo, Cortile Ottagono, Museo Gregoriano Profano, per un totale di 50 opere, valorizzate graficamente e contenutisticamente, in base al ruolo che Winckelmann attribuì loro nell’ambito della costruzione del suo pensiero estetico. L’allestimento è stato realizzato da Roberto Pulitani.
La mostra è accompagnata da un catalogo, che come spiegato dalla direttrice, è “il frutto di un progetto coordinato da Claudia Valeri e Guido Cornini, nel quale i curatori hanno saputo cogliere i tanti aspetti della sua complessa e dibattuta figura, coinvolgendo i colleghi dei diversi reparti museali in un felice approfondimento winckelmanniano d’oltretevere”. Il volume, nato dalla volontà di condivisione in chiave divulgativa del pensiero e delle opere winckelmanniane, parte da un profilo biografico dello studioso tedesco e condensa analisi e interpretazioni affrontate da generazioni di studiosi.