L'architetto e designer franco-ungherese è stato molto noto fin dagli anni ’50 per le sue proposte sperimentali sulla città, la sua ricerca è stata tuttavia interpretata come semplicemente “utopista” e solo oggi è stata rivalutata costituendo un sicuro riferimento per molti progettisti contemporanei
Il progetto nasce dalla collaborazione tra gli artisti, la Fondazione Aria, Cecilia Casorati, direttrice artistica della Fondazione, l’Associazione Zerynthia e Mario Pieroni, che ha donato il terreno sul quale è stato realizzato