ROMA – E’ stato siglato a Roma, fra il direttore dell’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione del Mibact Carlo Birozzi e il presidente dell’Associazione Dimore Storiche Italiane Giacomo di Thiene, un accordo per il censimento delle dimore storiche in Italia
La catalogazione e digitalizzazione, realizzata attraverso il sistema informativo Sigecweb di Iccd e la piattaforma Vir-Vincoli in rete – spiega una nota – “offrirà un punto di accesso unico in cui studiosi, professionisti e cittadini potranno reperire informazioni dettagliate su tutti i beni culturali catalogati. Il censimento rappresenterà, inoltre, un strumento fondamentale per poter progettare e realizzare, in sinergia fra istituzioni pubbliche e attori privati, a livello locale e nazionale, programmi a medio e lungo termine ed interventi specifici”.
Attualmente, secondo i dati disponibili, il patrimonio immobiliare storico italiano soggetto a vincolo è costituito da circa 200.000 beni culturali, dei quali circa 30.000 privati, che rappresentano circa il 17% del capitale storico-artistico complessivo.
Carlo Birrozzi, Direttore Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione, spiega: “L’Iccd ha già nella sua banca dati oltre 2,8 milioni di schede relative al patrimonio culturale italiano di cui possiede una importante documentazione fotografica, ma l’azione sistematica svolta con Adsi sarà l’occasione per completare le lacune esistenti. La stessa idea di patrimonio culturale è in continua evoluzione, quindi, sarà possibile ricomprendere nel catalogo anche quanto fino ad ora non era considerato di interesse. L’Iccd sta predisponendo anche nuovi modelli di divulgazione e questa ricerca congiunta potrà essere immediatamente disponibile e valorizzata”.
Per Giacomo di Thiene, presidente nazionale Ads, il censimento rappresenta “un passo molto importante e necessario, poiché consentirà di conoscere in maniera più completa e dettagliata quella straordinaria risorsa, capillarmente diffusa nel nostro territorio, che sono gli immobili vincolati. Ad oggi manca una stima esatta del potenziale che possono esprimere, se tutelate e valorizzate, e la catalogazione che andremo a realizzare consentirà di programmare nuove politiche integrate che vadano a beneficio di tutti i territori italiani, salvaguardando per le generazioni future questo patrimonio unico al mondo”.