MILANO – L’esposizione è dedicata al dialogo e alla pratica che precede la realizzazione di un prodotto di design di una delle più importanti Fabbriche del Design Italiano. Lo scopo è raccontare la nascita di un prodotto da un punto di vista inedito, che vede protagonisti designer, disegnatori, tecnici di produzione, responsabili del marketing prodotto e della comunicazione.
In mostra, ordinati cronologicamente dagli anni Venti del Novecento a oggi, oltre 50 progetti mai entrati in produzione di alcuni dei più famosi designer e architetti italiani e internazionali, da Ettore Sottsass, Achille Castiglioni, Aldo Rossi a Philippe Starck, Zaha Hadid, Patricia Urquiola, Ronan e Erwan Bouroullec.
La collezione del Museo Alessi, con 25.000 oggetti e 19.000 disegni, custodisce uno spaccato affascinante del design contemporaneo, un formidabile punto di vista per conoscere i mille approcci attraverso i quali può esprimersi il mondo del progetto. Schizzi, render, disegni tecnici, prototipi di progetti mai realizzati, prime versioni, ricerche per nuovi colori o finiture, stampi, semilavorati… Materiali che raccontano il complesso intreccio di fattori dal quale nasce un prodotto industriale, dove elementi alti, culturali e sociali si uniscono a fattori pratici, concreti ed economici. In questo intreccio emerge un nodo fondamentale: l’incontro tra il designer e l’impresa. Un incontro di ingegni, punti di vista e competenze che mediano – in un processo spesso lungo e laborioso – l’ingresso del prodotto sul mercato. Un oggetto di industrial design è infatti un’opera collettiva, dove l’azienda, funge da “editore dell’opera”.
Un dialogo continuo e sempre aperto, suscettibile di quello scarto, talvolta imprevisto, che porta dalla “In-possibilità” alla “Possibilità”, come è tipico di una ricerca che sia tale, ossia tenda alla creazione di oggetti innovativi, assumendosi il rischio dell’incertezza del risultato. La mostra, realizzata in collaborazione con il Design Museum Holon in Israele, racconta anche questa continuità: dalla sua prima edizione realizzata nel 2015 a Holon, ha visto alcuni progetti passare dall’impossibilità alla realizzazione, mentre altri si sono aggiunti a quel fertile, formidabile, lavorio che connota la natura di un laboratorio di arti applicate all’industria quale è Alessi.
Accompagna la mostra il catalogo edito da Silvana Editoriale.
Elenco dei progettisti:
Acconci Studio, Carlo Alessi, Giovanni Alessi, Giovanni Alessi Anghini, Abi Alice, Dror Benshetrit, Erwan and Ronan Bouroullec, Andrea Branzi, Fratelli Campana, Achille Castiglioni, Gary Chang, Gabriele Chiave e LPWK, Lluís Clotet, Silvio Coppola, matali crasset e Frédérick E. Grasser Hermé, Marco Ferreri, Luigi Fiorentino, Greg Lynn – FORM, Doriana e Massimiliano Fuksas, Future Systems, Alessandro Gnocchi, Zaha Hadid, Scott Henderson, Giulio Iacchetti, Toyo Ito, Harri Koskinen, Tom Kovac, Defne Koz, Morris Lapidus, Danilo Leonardi e Valentina Antinori – TAGMI, Giovanni Levanti, Elena Manferdini, Richard Meier, Hans Hollein, Alessandro Mendini, Miriam Mirri, Chiara Moreschi, Andrea Morgante, Satyendra Pakhalé, Mimmo Paladino, Pentagon Design, Hani Rashid, Aldo Rossi, Denis Santachiara, Mario Scairato, Ettore Sottsass, Alessandro Stabile, Philippe Starck, Mario Trimarchi, Ufficio Tecnico Alessi, Patricia Urquiola, Jakob Wagner.
A completamento del periodo espositivo, giovedì 12 gennaio 2017, avrà luogo in Triennale l’incontro dal titolo IN-possible Talk tenuto dalla curatrice Francesca Appiani con la partecipazione di Francesco Morace, Luciano Canova, Chiara Luzzana e due dei designer i cui progetti “In-possibili” sono in mostra: Giulio Iacchetti e Chiara Moreschi.
Sarà l’occasione per raccontare al pubblico un’esperienza, un progetto, la visione di una “impossibilità” che nell’immediato è stata un insuccesso ma che in realtà ha posto le condizioni per attuare un’innovazione.
Vademecum
Alessi IN-possible
Quando l’idea non è ancora prodotto
17 dicembre 2016 – 8 gennaio 2017
A cura di Francesca Appiani
IN-possible Talk