FIRENZE – Amir, ovvero Accoglienza musei inclusione ( www.amirproject.com ) è un progetto sperimentale (il nome in arabo significa “giovane principe”) avviato lo scorso anno e tuttora in corso, a cura di una rete di musei del territorio toscano, finalizzato a proporre attività di mediazione culturale condotte da cittadini stranieri. Attualmente sono sette i musei coinvolti a Firenze e Fiesole (Museo e Area archeologica, Fiesole, Museo Bandini, Museo Primo Conti, Museo di Palazzo Vecchio, Museo Novecento, Museo degli Innocenti, Museo dell’Opera del Duomo | progetto Stazione Utopia) ed è promosso da Comune di Fiesole, Comune di Firenze Istituto degli Innocenti, Fondazione Primo Conti e Stazione Utopia e sostenuto dalla Fondazione Cr Firenze e Regione Toscana.
Amir si inserisce nelle attività del progetto Emme – Education Museums and Migrants Experiences, finanziato dal programma Erasmus della Commissione Europea, un programma di formazione e aggiornamento per educatori museali finalizzato ad approfondire e diffondere a livello europeo buone pratiche di inclusione sociale.
Il progetto, che ha finora formato 32 migranti di diverse nazionalità, ha ricevuto nei giorni scorsi il Premio Musacces 2019 promosso dalla Conferenza Internazionale “The museum for all people: art, accessibility and social inclusion”. La cerimonia di premiazione si è svolta a Madrid per inziativa dell’Universidad Complutense di Madrid e del Consorcio Musaccess.
Il riconoscimento è stato attribuito da una giuria composta da professori universitari, direttori di musei e di istituzioni culturali, per la sezione “Tutela e valorizzazione del patrimonio culturale per tutte le persone in quanto iniziativa innovativa nell’ambito dell’inclusione sociale e dell’allargamento dei pubblici”.
“E’ un conferma e un riconoscimento – commentano gli organizzatori – anche a livello europeo, del ruolo sociale dei musei del territorio nel favorire l’inclusione e la partecipazione. Viene infatti dimostrato come, attraverso adeguati percorsi, i cittadini stranieri in Italia possono acquisire nuove competenze linguistiche, professionali e sociali, e allo stesso tempo offrire un’esperienza culturale inedita e originale per tutti i visitatori che hanno, attraverso di loro, l’opportunità di avviare una riflessione su ciò che accomuna e avvicina le diverse culture”.