Quasi cento capolavori provenienti dall’Ermitage, alcuni mai esposti prima in Italia. In primo piano, i lavori dei più celebri protagonisti dell’arte russa, come Vasilij Kandinskij, Kazimir Malevič e Marc Chagall
Dal 28 settembre al 12 gennaio 2020, la mostra ripercorre la vita controcorrente della pittrice russa mettendo a confronto la sua produzione artistica con opere di celebri artisti che sono stati per lei punti di riferimento come Paul Gauguin, Henri Matisse, Pablo Picasso, Umberto Boccioni
Dal 10 novembre 2018 al 24 febbraio 2019, “Dall’Espressionismo alla Nuova Oggettività” è la rassegna che, attraverso 40 opere, racconta e approfondisce l’evolversi di quei movimenti che diedero un impulso fondamentale alla nascita di un nuovo messaggio etico ed estetico
Un affascinante percorso, fatto di continue intersezioni tra le Arti e la Storia, all'interno di Palazzo Attems Petzenstein, con il ricorso a una sofisticata multimedialità, a complemento dell'esposizione di oltre cento opere concesse da alcune delle principali istituzioni moscovite
"Revolution - La Nuova Arte per un Mondo Nuovo", un documentario audace e scrupoloso che racconta gli anni cruciali della storia russa e delle avanguardie artistiche che ne hanno cambiato per sempre il volto
ROMA - È scomparso il 9 febbraio, all’età di 87 anni, Alberto Boatto, una delle personalità più originali della critica d’arte in Italia, conosciuto come il critico delle avanguardie. L’annuncio della sua morte è stato comunicato dall'Accademia Nazionale di San Luca.
Scrittore e saggista, Boatto, profondo conoscitore delle avanguardie, aveva tuttavia sempre alternato gli studi su momenti e figure salienti delle avanguardie dei primi del Novecento, in primis Dada e Duchamp, a saggi militanti sui protagonisti delle tendenze artistiche più recenti colte al loro primo apparire, dal new dada alla pop art, dall’arte povera all’arte concettuale.
Durante la sua lunga e prolifica carriera fondò e diresse riviste militanti come «Cartabianca» e «Senza margine» (1968-69) e «La città di Riga» (1976-77). Mentre tra i suoi tanti saggi, tradotti anche nelle principali lingue europee, si annoverano: "Pop art" (1967, nuova edizione Laterza 2015), "Cerimoniale di messa a morte interrotta" (Cooperativa Scrittori 1977), "Lo sguardo dal di fuori" (1977, nuova edizione Castelvecchi 2013), "Della ghigliottina considerata una macchina celibe" (1988, nuova edizione Scheiwiller 2008), "Della guerra e dell'aria" (Costa & Nolan 1992), "Narciso infranto. L'autoritratto moderno da Goya a Warhol" (Laterza 2002, nuova edizione 2015) e "Di tutti i colori. Da Matisse a Boetti, le scelte cromatiche dell’arte moderna" (Laterza 2008).
La mostra, a cura di Vincenzo Farinella e Nadia Marchioni, pone particolare attenzione al ruolo di protagonista assoluto svolto da Soffici nell’aggiornamento della cultura figurativa italiana