ASCOLI PICENO - I carabinieri di Ascoli Piceno e del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Ancona, dopo una serie di prolungate e delicate indagini, hanno fatto irruzione nell'abitazione di un noto commerciante del posto, rinvenendo una serie di reperti archeologici, tra cui rari 'poculum', attingitoi e vasellame vario in ceramica risalenti all'età del Bronzo (dal 3500 a.C. al 1200 a.C.), del valore di decine di migliaia di euro. I reperti, risalenti quindi ad alcuni secoli prima dell'insediamento della civiltà Picena (dal 900 a.C. al 300 a.C.), dopo essere stati identificati dagli esperti dell'Arma del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale, sono stati sequestrati. Il commerciante è stato denunciato all'autorità giudiziaria per ricettazione e per reati specifici in danno del patrimonio culturale archeologico.
Il dipinto, raffigurante Sant'Ambrogio e attribuito a Giusto de' Menabuoi, è sparito dalla Sala 3 della Pinacoteca. Valore stimato dell'opera è di circa 70mila euro. Ingano i carabinieri del nucleo per la tutela del patrimonio culturale
Si tratta di “Cavallo con criniera al vento”, un dipinto a olio trafugato nel 1972 dalla residenza di un noto albergatore di Cortina D’Ampezzo (BL) e individuato dai militari presso una delle più importanti Case d’asta londinesi
Le indagini, coordinate dalle Procure della Repubblica di Roma, Ferrara, Terni e Brescia hanno consentito di evitare l’immissione sul mercato di opere falsamente attribuite ad autori moderni tra cui Modigliani, Balla, Boetti, Boccioni, Shimamoto, De Pisis, Rosai e Ceroli
I carabinieri del comando del Nucleo di Tutela del Patrimonio Culturale di Firenze hanno restituito al Museo Diocesano di Arte Sacra di Volterra (Pisa) l’oggetto insieme a un bacile, entrambi rubati nello stesso museo la notte di Natale del 1984 con altri sette oggetti devozionali
L'esposizione intende valorizzare il contenuto dell’articolo 9, uno dei suoi dodici principi fondamentali, che raccomanda a tutti i cittadini di tutelare il patrimonio storico e artistico della Nazione
Le opere rubate venivano commercializzate nei mercatini di antiquariato della provincia di Roma e in quello capitolino di Porta Portese. L'indagine ha permesso di scoprire un’organizzazione criminale con sede a Napoli
A Firenze l'evento promosso dal Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale nell’ambito del Piano strategico 2017/2018 del Consiglio Nazionale Anticontraffazione
L'iniziativa nasce dalla sinergia tra il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale e l'Università degli Studi di Roma Tre come strumento per la diffusione della cultura della legalità e per smascherare ogni sorta di contraffazione nel mondo dell'arte
FIRENZE - Grazie a una operazione del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Firenze sono stati recuperati beni di natura archeologica provenienti da scavi clandestini, opere d’arte rubate sul territorio nazionale da chiese, edifici pubblici e privati, per un valore complessivo stimato in circa due milioni di euro.
Il 3 ottobre alle 17 a Firenze, presso la Cappella Palatina di Palazzo Pitti, alla presenza del procuratore capo della Repubblica di Lucca, Pietro Suchan, si terrà una conferenza stampa per illustrare le fasi salienti dell'operazione.