23 arresti eseguiti tra Italia, Regno Unito, Germania e Spagna. Le indagini, avviate nel 2014, hanno permesso di recuperare oltre 3.000 reperti archeologici per un valore superiore ai 20 milioni di euro
Il provvedimento fa seguito al recupero degli oggetti avvenuto nel maggio 2017, presso l’area doganale del porto di Salerno, da parte dei Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Napoli, in collaborazione con i funzionari dell’Agenzia delle Dogane e della locale Soprintendenza
Rubata nel 1977 nella Chiesa di San Giovanni a Carbonara di Napoli, la statua dopo oltre 40anni torna finalmente nella chiesa dopo essere stata restaurata
Il ministro dei Beni culturali Alberto Bonisoli: "I carabinieri dell'arte confermano oggi la straordinaria professionalità che li ha resi un'eccellenza del Paese al servizio della comunità internazionale”
Cinque delle opere sono state oggetto di appropriazione indebita e tre falsamente attribuite ad autori moderni e contemporanei, tra i quali Modigliani e Schifano. Denunciata una persona
Tra i beni spiccano, per interesse storico-artistico, alcuni crateri di ottima fattura e due eccezionali teste da coroplastica architettonica, una taurina ed una equina, verosimilmente pertinenti un gruppo scultoreo di notevoli dimensioni
Al termine della conferenza stampa, che si è tenuta venerdì 4 maggio presso l'aula Gnudi della Pinacoteca, il dipinto è stato riconsegnato al Direttore del Polo Museale dell’Emilia Romagna, Mario Scalini
Due dipinti olio su tela: ’’Adorazione dei pastori'' e ''Anania guarisce la cecità’’, attribuiti rispettivamente a Lazzaro Baldi, allievo di Pietro da Cortona e a Niccolò Berrettoni, allievo di Carlo Maratta
Spiccano per importanza 5 pale d’altare sottratte da due chiese della provincia de L’Aquila, chiuse al culto perché dichiarate inagibili a seguito del sisma del 2009 ed un dipinto attribuito al Maestro Guido Reni
Un’opera raffigurante "La Vergine con il Bambino e i Santi Caterina, Giovanni Gualberto e Giovannino" del pittore Francesco Del Brina è stato rinvenuto dai militari presso un collezionista privato di Treviso