ROMA – Sono state diffuse nelle scorse ore sul sito web dell’Isis, le foto dell’ennesimo scempio compiuto dal Califfato. Le immagini mostrano infatti bulldozer che radono al suolo le antiche porte assire di Adad e di Mashki, nella parte orientale di Mosul, roccaforte jihadista nel nord dell’Iraq, dove sorgono le rovine dell’antica cinta muraria di Ninive. Le due porte risalgono all’era del re assiro Sennacherib (705-681 aC). In realtà della distruzione delle due porte se ne era già parlato in aprile sulla stampa internazionale, ma non era stato possibile verificare la reale situazione, anche se una mezza conferma era arrivata dalla sovrintendenza ai beni archeologici di Erbil, il capoluogo della regione autonoma del Kurdistan irachena e principale centro non distante da Mosul.
In una nota il Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini, in merito alle immagini pubblicate dall’Is ha dichiarato: “Le immagini delle ruspe che distruggono il sito archeologico assiro di Ninive in Iraq che stanno circolando su internet in queste ore, sono di una violenza inaudita. Si tratta di una vera barbarie compiuta da criminali e di un ennesimo sfregio al patrimonio culturale mondiale”. “L’Italia è in prima linea con United4Heritage, ma il mio appello va a tutta la comunità internazionale affinché si mobiliti, insieme alle nostre forze, per quantificare i danni e porre rimedio a questo scempio. È ormai noto infatti che, a telecamere spente e dopo i video propaganda, il traffico illecito di beni culturali ed archeologici costituisce una delle principali fonti di finanziamento di Daesh”,
ha concluso Franceschini.