MILANO – Entrambi architetti, artisti e scrittori, ma anche raffinati intellettuali, Alessandro Mendini e Arduino Cantafora, in questa mostra si cimentano, attraverso le loro opere, in un serrato confronto di stili, linguaggi e ossessioni antitetiche.
Due anime del Postmoderno, quella post-avanguardista, neofuturista di Mendini e quella anacronista, retrospettiva, classica di Cantafora, il primo guarda avanti, inventa i concetti di “Cosmesi Universale” e il “Design Pittorico”, il secondo torna al mestiere, al rapporto con la realtà ottica. Due anime, la neomoderna e la classica che hanno convissuto nel Postmodernismo, così come fecero la Transavanguardia, gli Anacronisti, i Citazionisti e i Nuovi Nuovi, incarnando i vari aspetti di una medesima attitudine verso il ripescaggio e il ripensamento della storia dell’arte.
L’esposizione presenta di Arduino Cantafora alcuni dipinti di vedute di città silenti della serie Domenica Pomeriggio accanto alle composizioni complesse dei Teatri di Città, e a una selezione di opere più piccole dedicate a scorci di interni. Di Alessandro Mendini, invece, sono esposte opere su tavola e tela, dipinte con una speciale vernice alla nitro, alcuni oggetti e prototipi oltre che una serie di disegni degli ultimi anni. Le sue opere sono inserite in un wallpainting policromo site specific.
Vademecum
Arduino Cantafora e Alessandro Mendini, Cose, Case, Città
Galleria Antonio Colombo Arte Contemporanea
fino al 19 maggio 2016
da martedì a venerdì, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00 –
sabato dalle 15.00 alle 19.00
giovedì 21 aprile alle ore 18.30
conversazione con gli artisti, Franco Raggi, Antonio Colombo e il curatore Ivan Quaroni