VENEZIA – Reporting from the front è il titolo di questa edizione che sarà curata da Alejandro Aravena, il quale ha scelto una metafora per “raccontare” lo scopo di questa Biennale del 2016. “In un viaggio attraverso l’America del Sud, Bruce Chatwin incontrò una signora anziana che attraversava il deserto portando una scala di alluminio in spalla. Era l’archeologa tedesca Maria Reiche che studiava le linee Nazca. Viste in piedi sul terreno, le pietre non avevano alcun senso; sembravano nient’altro che pietrisco. Ma dall’alto della scala, le stesse pietre formavano un uccello, un giaguaro, un albero o un fiore”. Ecco Aravena auspica che questo possa essere il nuovo punto di vista di Reporting from the front, esattamente come quello di Maria Reiche dalla scala.
Aravena ha infatti spiegato come l’obiettivo dell’architettura sia appunto il miglioramento della condizione umana, per tale motivo è necessario che ampli sempre i suoi orizzonti, cercando di interpretare la soddisfazione dei desideri umani nel rispetto del ben comune. Reporting from the front affronterà dunque temi forti ed attualissimi quali la segregazione, le disuguaglianze, le periferie, l’accesso a strutture igienico-sanitarie, i disastri naturali, la carenza di alloggi, la migrazione, l’informalità, la criminalità, il traffico, lo spreco, l’inquinamento e la partecipazione delle comunità. “Le forze che contribuiscono a dare forma all’ambiente costruito non sono necessariamente amichevoli: l’avidità e l’impazienza del capitale; o l’ottusità e il conservatorismo della burocrazia tendono a produrre ambienti banali, mediocri e monotoni. Sono queste le prime linee dalle quali vorremmo notizie da diversi professionisti, condividendo successi e casi emblematici nei quali l’architettura ha potuto, può e potrà fare la differenza”, ha concluso Aravena.
Alle parole di Aravena fanno eco quelle del Presidente Paolo Baratta, il quale ha affermato: “Abbiamo lamentato più volte, aprendo le scorse Biennali che il tempo presente sembrava caratterizzarsi per un crescente scollamento tra architettura e società civile”. “Con questa Biennale vogliamo indagare in modo più esplicito se e dove vi sono fenomeni che mostrino una tendenza contraria di rinnovamento; si va alla ricerca di messaggi incoraggianti”.
Il percorso espositivo della mostra presenterà i lavori di 88 partecipanti provenienti da 37 paesi. Di questi 50 sono presenti per la prima volta, e 33sono gli architetti under 40.
Saranno tre i progetti speciali, di cui uno promosso dalla Biennale, gli altri due frutto di accordi stipulati con altre istituzioni, organizzati e realizzati dalla Biennale stessa.
Reporting from Marghera and Other Waterfronts, sarà l’esposizione curata dall’architetto Stefano Recalcati, che analizzerà nella sede espositiva di Forte Marghera (Mestre, Venezia) progetti significativi di rigenerazione urbana di porti industriali, contribuendo a stimolare una riflessione sulla riconversione produttiva di Porto Marghera.
A World of Fragile Parts, a cura di Brendan Cormier, nasce invece dall’accordo di collaborazione con il Victoria and Albert Museum di Londra, e si realizzerà nel padiglione delle arti applicate alle Sale d’Armi dell’Arsenale.
Infine, in previsione della conferenza mondiale delle Nazioni Unite – Habitat III, che si terrà a Quito in Equador nel mese di ottobre 2016, e nel contesto del programma Urban Age, organizzato congiuntamente dalla London School of Economics e dalla Alfred Herrhausen Society, la Biennale allestirà, sempre alle Sale d’Armi, un padiglione dedicato ai temi dell’urbanizzazione – Report from Cities: Conflicts of an Urban Age – con particolare attenzione al rapporto tra spazi pubblici e spazi privati, curato da Ricky Burdett.
Durante tutto il periodo di apertura della Mostra, saranno previsti una serie di approfondimenti, dibattiti, conversazioni e attività didattiche. Ritorneranno inoltre i “Sabati dell’Architettura” con gli architetti e i protagonisti della Mostra, previsti ogni ultimo weekend del mese. Anche i “Progetti Speciali” saranno arricchiti da una serie di conversazioni e simposi di approfondimento.
La vernice di questa 15esima Biennale avrà luogo il 26 e il 27 maggio, mentre sabato 28 maggio si svolgerà la cerimonia di premiazione e di inaugurazione.