Gli Etruschi sono sicuramente uno dei popoli più enigmatici. Un luogo significativo per capire la loro cultura è certamente la Necropoli dei Monterozzi di Tarquinia: qui, le tombe ipogee, attraverso gli affreschi, raccontano molto più di quanto si possa credere. A spiegarlo l’archeologo Darius Arya nel secondo episodio della serie “Under Italy”.
Prima di visitare la Necropoli, Arya si reca in un altro luogo sorto sotto l’influenza etrusca: Todi, una città dal “ventre bucato” in cui gli speleologi urbani non smettono – da decenni – di fare scoperte. Qui l’archeologo si calerà da 26 metri di altezza nel Pozzo di San Polo, ancora attivo, per poi perdersi tra le antiche carte e i voluminosi tomi antichi dell’Archivio Sotterraneo di Todi; accederà poi agli stretti e tortuosi cunicoli di San Fortunato fino alle Cisterne Romane di Piazza del Popolo, ancora in fase di esplorazione e che sembrano quasi non avere fine. Da qui Arya raggiungerà Tarquinia dove, con un permesso speciale, potrà entrare dentro le tombe etrusche che da decenni sono chiuse al pubblico e possono essere visitate solo attraverso un vetro.