ROMA – Il ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini è intervenuto al convegno “Chiamata alle Arti! Mecenatismo e imprese: un investimento strategico”, organizzato da Arcus e Federmanager-Vises onlus in collaborazione con il Polo Museale del Lazio – Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo che si è svolto a Palazzo Venezia a Roma. Il ministro nel suo discorso, tracciando un bilancio relativo all’attuazione dell’Art Bonus, ha parlato di un “bilancio assolutamente positivo”.
Dopo il primo anno di attuazione “sperimentale” infatti l’Art Bonus si conferma quale strumento strategico per lo sviluppo del mecenatismo culturale e va a regime. Il 2015 si è chiuso con 57 milioni di erogazioni liberali, da parte di oltre 1400 mecenati, a 388 enti registrati sul portale www.artbonus.gov.it
Sono stati invece 2mila i donatori e oltre 62milioni gli euro di donazioni, a fine gennaio 2016. Gli enti registrati sono stati 450 di cui 250 Comuni. Le erogazioni raccolte hanno permesso di finanziare diversi interventi, circa 500 ad oggi, in gran parte di restauro.
”Sono risorse con cui si finanzia la cultura e il recupero del patrimonio del nostro Paese, ma è importante anche dal punto di vista educativo perché introduce nel nostro Paese, finalmente, la cultura del mecenatismo: le imprese soprattutto e i cittadini che mettono qualcosa per il recupero del proprio Paese”, ha sottolineato Franceschini. “Questi risultati in crescita costante testimoniano una vera e propria rivoluzione culturale che sta coinvolgendo cittadini e imprese nell’obiettivo comune di tutelare e sostenere il nostro patrimonio culturale. Adesso, quello che ci aspettiamo è il protagonismo delle grandi aziende che, finalmente, possono usufruire, in modo stabile e con semplicità, dell’incentivo fiscale più alto d’Europa”. Ha detto ancora il ministro.
“Non basta il pubblico, non basta il privato, non basta lo Stato – ha rimarcato ancora Franceschini – ma bisogna fare sistema e questo messaggio c’è anche nelle politiche del governo nel suo complesso. E per la prima volta abbiamo interrotto i tagli ai beni culturali e con la legge di stabilità 2016 il bilancio del Mibact è aumentato del 27%, tornando sopra i due miliardi”.
Infine Franceschini ha concluso: “in un Paese come il nostro così orgoglioso del proprio patrimonio culturale dobbiamo arrivare al punto che, se un’impresa non ha nessun pezzo del proprio bilancio a disposizione di questo patrimonio, si deve vergognare”.
Grande soddisfazione è stata espressa anche dai promotori dell’iniziativa.
“Siamo lieti – ha dichiarato l’ambasciatore Ludovico Ortona, amministratore unico di Arcus – di supportare il MiBACT nell’attuazione di questa norma attraverso la costruzione/gestione di un sito web di facile accesso e utilizzazione, nonché la continua assistenza e consulenza ai potenziali mecenati e agli enti pubblici beneficiari di erogazioni.”
Stefano Cuzzilla, Presidente di Federmanager, ha sottolineato come “incentivare il recupero e la valorizzazione del patrimonio artistico e culturale italiano significa sostenere anche l’industria della cultura e le possibilità per il nostro Paese di far valere una leva di competitività che è unica al mondo. Condividiamo in pieno il progetto ArtBonus e oggi rinnoviamo il nostro impegno nell’opera di sensibilizzazione e messa a sistema delle iniziative liberali che i nostri manager portano avanti in favore dell’inestimabile ricchezza comune”.
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