BOLZANO – Heavy Metal – Come il rame cambiò il mondo inaugura il 2 febbraio all’ultimo piano del Museo Archeologico dell’Alto Adige. Si tratta di una esposizione che va ben oltre l’idea classica di mostra. È infatti un percorso multimediale, realizzato da doc Office for Communication and Design, che si sviluppa in 300 metri quadrati, tra proiezioni in 4K, superfici iridescenti, contributi multimediali, il cui intento è quello di rendere fruibile e comprensibile, in maniera anche “leggera” e giocosa un progetto archeologico. Tema della mostra è infatti l’età del rame, ma qui i reperti millenari e le più sofisticate tecniche di datazione archeologica sono davvero alla portata di tutti.
Un universo digitale per creare suggestione nel visitatore e al contempo spiegare con semplicità una storia complessa come quella del rame. Tra i contributi multimediali più significativi spiccano le proiezioni dinamiche su superfici estese. La più grande è collocata nella sala principale e sfiora i 10 metri di lunghezza. A questa si affianca una proiezione minore, posta nella seconda sala, che per colori e stile comunicativo crea un collegamento tra le due aree espositive. I temi centrali della mostra sono dunque trattati con immediatezza e appeal.
Nell’area Backstage, inoltre, il visitatore potrà calarsi nei panni dell’archeologo grazie a cassetti a scomparsa, tutor multilingue, interruttori e nozioni strutturate su più livelli, il tutto collocato su un imponente wall total white. Sperimentare in prima persona discipline e tecniche sulla datazione del rame come tipologia, archeometallurgia e anche il metodo del carbonio 14 diventa un gioco che appassiona. A fare da reperto star di questa sezione della mostra l’ascia in rame di Ötzi, la mummia più nota dell’età del rame simbolo dello stesso Museo Archeologico.
Ruolo di primo piano è anche quello giocato dalla luce. Il pubblico infatti viene accolto dalla scritta infuocata Heavy Metal a ricordare che il rame è un metallo caldo, malleabile grazie al fuoco. Attraverso la scalinata di accesso il visitatore è circondato da oltre 400 luci a led che costellano il percorso ascensionale interamente color rame. Un design semplice e lineare caratterizza tutto il percorso della mostra, vivacizzato da bagliori e colori tipici dell’iridescenza derivante dalla lavorazione del rame. Heavy Metal resterà aperta due anni e chiuderà nel 2018.
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