ROMA – Inaugurerà il 19 marzo una mostra dedicata all’artista brasiliano Lucio Piantino, negli spazi dell’Art Forum Würth Capena, parallelamente alla esposizione “Nasi odorano tulipani. L’arte irregolare nella Collezione Würth”, visitabile fino al 21 gennaio 2017 e con cui molte opere di Piantino stabiliscono un efficace dialogo. L’esposizione dal titolo LUCIO PIANTINO: danze di colore e materia, raccoglie un nucleo cospicuo di opere dell’artista nato a Brasilia nel 1995. Figlio e nipote di artisti, già alla tenera età di 11 mesi, ha avuto il primo contatto con colori e pennelli, i quali grazie al sostegno costante della sua famiglia, sono diventati gli strumenti per esprimere il suo talento artistico e affermare il riscatto da una condizione, la sindrome di Down, a causa della quale ha subito episodi di emarginazione.
I primi risultati delle sue straordinarie doti comunicative sono arrivati nel 2001 quando i suoi disegni e dipinti sono stati pubblicati nel libro “Cadê a síndrome de Down que estava aquì? O gato comeu…” delle autrici Elisabeth Tunes e Lurdinha Danezy Piantino per le Editora Autores Associados.
Da allora diversi sono stati anche i riconoscimenti istituzionali, tra cui la partecipazione nel 2009 all’esposizione di pittura “OLHARES” nella Biblioteca Nazionale e di fotografia nel Museo Nazionale di Brasilia.
Alcuni dei titoli dei lavori di Lucio Piantino tradiscono la sua passione per la musica oltre che per la pittura, un accordo di suoni e colori che non è solo suggerito a livello formale, ma spesso accompagna l’esecuzione materiale dell’opera con una danza maieutica che trasferisce emozioni ed impressioni dell’artista sulla tela.
L’interesse per l’arte irregolare – da tempo affermata a livello internazionale – da parte della coppia di collezionisti Carmen e Reinhold Würth rientra in un impegno più ampio volto all’integrazione sociale delle persone diversamente abili. Basti pensare all’Hotel Restaurant Anne-Sophie a Künzelsau, nato per volontà di Carmen Würth ed esempio di integrazione e convivenza di persone con e senza disabilità o il sostegno al programma internazionale di allenamento sportivo e competizioni atletiche, Special Olympics. Coerentemente a tutto ciò, si pone quindi anche l’aver accolto nella Collezione e nei musei e spazi espositivi del Gruppo Würth lo stimolante dialogo tra Out- e Insider-Art, con l’intento di chiarire che l’apertura nei confronti della prima non è importante soltanto da un punto di vista sociale, ma altresì interessante da quello artistico.
Documentario “De arteiro a artista: a saga de um menino com síndrome de Down”
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Vademecum
Art Forum Würth Capena
dal 21 marzo al 23 luglio 2016
www.artforumwuerth.it
facebook.com/artforumwuerthcapena