LUXOR – È ormai pressoché certo che dietro le mura della tomba del faraone-bambino, Tutankhamon, il più celebre della storia egiziana, ci siano due stanze segrete. Ad annunciarlo è stato il ministro delle Antichità egiziane Mahmoud el Damaty, in una conferenza stampa, nella quale ha anche illustrato i risultati preliminari di un’analisi sofisticata realizzata con il georadar.
L’ipotesi sta diventando dunque quasi una certezza che va a suffragare la tesi portata avanti da mesi dall’archeologo ed egittologo britannico, Nicholas Reeves, secondo cui le camere nascoste sarebbero il sepolcro della leggendaria regina Nefertiti, la madre di Tutankhamon. La teoria sostenuta dal Prof. Reeves è che Tutankhamon, vissuto nel XIV secolo a.C. e morto a soli 19 anni, sia stato sepolto in una tomba non realizzata per lui: «L’esame ravvicinato di queste scansioni ha messo in luce la possibile presenza di porte chiuse sulla parete ovest, che potrebbero condurre a un’ulteriore stanza del periodo di Tutankhamon». In questa camera potrebbe trovarsi la mummia e il sarcofago della regina Nefertiti, forse madre di Tutankhamon.
Il ministro egiziano, tuttavia propende per un’altra tesi, e cioè che si tratti della tomba di un’altra sposa del faraone Akenaton, il padre del giovane Tutankhamon, o anche di una delle sue figlie.
Le indagini sono state condotte da Hirokatsu Watanabe, specialista nell’uso del georadar, il quale ha rivelato che “c’è una probabilità del 90% che ci siano due stanze nascoste dietro la tomba di Tutankamon”. Così ha spiegato il ministro durante la conferenza convocata al Cairo. “Ci sono spazi vuoti” dietro due pareti, “ma non sono del tutto vuoti, contengono materiali organici e metallici”. Il ministro ha inoltre aggiunto che nella tomba, che si trova nella Valle dei Re, sulla riva del Nilo, di fronte a Luxor, saranno condotte ulteriori ricerche a fine marzo.
La tomba di Tutankhamon, scoperta nel novembre 1922 dall’archeologo britannico, Howard Carter, contrariamente ad altre tombe di faraoni, interamente saccheggiate, fu ritrovata praticamente intatta e con più di 5mila oggetti, risalenti a 3.300 anni fa, molti dei quali in oro massiccio.