L’AQUILA – Dopo quattro anni di lavori, nel mese di giugno si concluderanno i lavori di consolidamento, restauro e miglioramento sismico dell’edificio settecentesco di Palazzo Ardinghelli a L’Aquila. L’intervento, del costo di 7.200.000,00, è stato finanziato dal Governo della Federazione Russa, integrato da altri fondi pubblici.
Il palazzo abruzzese è uno dei monumenti più affascinanti e particolari del capoluogo, grazie alla sua particolare facciata, ma anche al suo cortile semiotagonale, lo scalone monumentale di derivazione borrominiana sovrastato dai dipinti murali dell’artista veneto Vincenzo Damini, i saloni con i preziosi camini, le pregevoli decorazioni in stucco dei soffitti e le sequenza di stanze che aprono prospettive sempre diverse sullo spazio interno del palazzo e sull’esterno che nobilmente sovrasta. Insomma un vero e proprio gioiello architettonico, che per il suo pregio, nonché per la sua centralità, è stato destinato dal Mibact, a futuro spazio espositivo, gestito dal MAXXI. IL progetto, fortemente voluto dal ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini, prevede il coinvolgimento di importanti artisti italiani, chiamati ad ideare e donare opere site-specific, vero fulcro dell’esposizione. Infatti l’intento è quello di riuscire a far interagire positivamente l’arte contemporanea con la struttura multiforme del palazzo settecentesco.
Il 15 aprile la struttura è stata visitata anche dal presidente del MAXXI, Giovanna Melandri, che si è detta particolarmente entusiasta dello spazio. “È un palazzo strepitoso e adattissimo ad una proiezione del Maxxi”, inoltre ha aggiunto “ritengo che la vocazione di questo spazio dovrà essere sopratutto produttiva, favorendo l’incontro del mondo creativo con il tessuto della città”.
La realizzazione di questo nuovo spazio museale si inserisce nel piano strategico “Grandi Progetti Beni culturali” del Ministero, finanziato, per le annualità 2015 e 2016, per un importo 2.000.000 di euro.
Le procedure di appalto saranno avviate entro il mese di aprile, e a partire dalla prossima estate ci vorranno più o meno 15 mesi per la realizzazione dei lavori, a cui seguirà la produzione di un progetto museografico, e infine l’allestimento delle opere e la definizione del percorso espositivo.
L’intenzione è dunque che Palazzo Ardinghelli possa diventare un centro vivo, attivo, un riferimento culturale e non solo per la città dell’Aquila.