FIRENZE – Gli animalisti sono partiti all’attacco per far si che la mostra dell’artista belga, Spiritual Guards, da poco inaugurata in Piazza della Signoria e Palazzo Vecchio, sia eliminata dal capoluogo toscano. La mostra espone una tartaruga gigante di bronzo e alcuni lavori realizzati con migliaia di gusci colorati di scarabei. La petizione è diretta al sindaco Dario Nardella e ha attualmente raccolto 3.500 firme. Nel testo si legge: “È inammissibile che una città come Firenze abbia dato a disposizione una piazza famosa in tutto il mondo per fare esporre un artista come Jan Fabre, noto per le violenze sugli animali come effetto visivo durante i suoi spettacoli”. Lida Firenze (Lega per i diritti degli animali) in una lettera al sindaco inviata via mail, sottolinea come il capoluogo toscano “che trasuda arte da tutti gli angoli, non meriti simili e continui affronti; definire ‘artista’, in una città come Firenze, un individuo che ricava le sue creazioni utilizzando cadaveri di animali (spesso ammazzati, e di proposito, per realizzare le proprie installazioni), è un insulto alla culla dell’arte e a chi suo malgrado continua a viverci”.
Non è la prima volta che l’arte di Fabre viene attaccata e criticata dagli animalisti. Infatti già nel 2010, sempre a Firenze, alcune sigle animaliste organizzarono un picchetto di fronte alla stazione Leopolda dove era in corso una performance dell’artista. La motivazione era sempre la stessa, ovvero l’uso da parte di Fabre di cadaveri animali durante le sue performance e installazioni.
A rispondere alle polemiche sollevate dagli animalisti è il sindaco di Firenze stesso: “Ci aspettavamo una polemica degli animalisti come è sempre avvenuto: io posso dire che il Comune non fa il censore, io non faccio il censore di artisti e dell’arte. La libertà di espressione attraverso l’arte è riconosciuta e difesa dalla Costituzione – ha aggiunto Nardella – ed è anche un principio di libertà e democrazia. Non penso inoltre che le installazioni di piazza della Signoria offendano animali o persone”.