ROMA – I carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale hanno recuperato negli Stati Uniti un documento di straordinario valore. Si tratta della lettera che Cristoforo Colombo scrisse ai reali di Spagna, Ferdinando e Isabella, annunciando loro la scoperta dell’America, Epistola…. de Insulis Indie…. nuper inventis…” stampata a Roma da Stephan Plannck nel 1493. Il documento, trafugato dalla Biblioteca Riccardiana di Firenze, dopo una serie di vicissitudini, era finito negli Stati Uniti.
Le indagini relative alla scomparsa del prezioso documento hanno avuto inizio nel 2012, in seguito alla denuncia pervenuta dall’allora Direttore della Biblioteca Nazionale di Roma per il furto di alcuni volumi antichi di notevole pregio ed interesse storico-archivistico. Cominciarono dunque le indagini, coordinate dalla D.ssa Tiziana CUGINI della Procura della Repubblica di Roma.
Nel corso delle attività viene sequestrata dai Carabinieri l’esemplare della lettera di Colombo datata 1493, ritenuta falsa, relativa all’annuncio della scoperta del Nuovo Mondo ai grandi della Terra.
L’attività investigativa caratterizzata dal profilo di internazionalità, è stata portata avanti dai Carabinierigrazie alla loro straordinaria conoscenza dei meccanismi illeciti nel traffico di beni librari acquisita negli anni, nonché della rielaborazione ed analisi di molteplici dati investigativi emersi in numerose indagini, ultima delle quali quella tesa ad individuare i traffici illeciti esteri di Massimo De Caro, ex direttore della Biblioteca dei Girolamini di Napoli.
In seguito a specifiche richieste avanzate dal TPC, l’Homeland Security Investigation (HSI) di Wilmington (USA) ha inviato una nota relativa alla presunta presenza, in territorio statunitense, di edizioni della lettera di Colombo, datata 1493, ritenute false.
Nel dettaglio, l’H.S.I. ipotizzava che la lettera (denominata edizione Plannck 2) di Cristoforo Colombo, conservata proprio presso la Biblioteca Nazionale di Roma, fosse stata sostituita con un falso.
Dal medesimo filone investigativo, inoltre, emergeva che un’ulteriore versione della Lettera di Colombo, datata 1493 e custodita presso la Biblioteca Riccardiana di Firenze, era un falso realizzato attraverso riproduzioni fotografiche moderne, stampate su carta antica, ma non corretta per quelle edizioni.
In seguito alle ulteriori indagini svolte in relazione all’accertamento dell’autenticità della Lettera di Colombo custodita presso la Biblioteca fiorentina, anche quest’ultimo documento veniva sottoposto a sequestro.
Gli accertamenti tecnici, condotti dal RACIS (Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche) hanno dunque accertato la falsità delle due lettere sequestrate.
Ulteriori elementi sono stati forniti dagli studi dell’autorevole esperto, Prof. Paul NEEDHAM, curatore della Sezione libri antichi e manoscritti della Biblioteca dell’Università di Princeton (USA). Le attività investigative hanno quindi consentito di individuare l’esemplare autentico della Lettera di Colombo, trafugato dalla Biblioteca Riccardiana di Firenze, nella Biblioteca del Congresso di Washington dalla quale era stato acquistato per la somma, sottostimata, di 400.000 dollari. Secondo gli esperti infatti, il documento vale invece 1 milione di dollari.
Gli Stati Uniti d’America, sulla base dei numerosi elementi investigativi forniti dal TPC, hanno dunque restituito all’Italia lo straordinario documento qualche settimana fa.