ROMA – La brutalità dei bombardamenti della Luftwaffe sulla città basca di Guernica sconvolge Picasso. Sulla tela che realizza, corpi macellati e case devastate urleranno per sempre l’orrore di tutte le guerre. Pablo Picasso, genio spagnolo che ha scelto Parigi già dai primi del ‘900, è attratto dal cinema e dall’arte africana; frequenta i surrealisti, studia come superare i limiti della forma per rappresentare solo l’essenza delle cose. La storia gli passa accanto, è un pacifista convinto, dice che l’arte deve andare oltre la realtà e non occuparsi di politica. Ma rimane profondamente colpito dalla guerra civile spagnola; eccezionalmente esprime la sua propensione per la causa repubblicana. La brutalità dei bombardamenti su Guernica lo catapulta di un tratto nella durissima realtà. Picasso realizza così un’opera che trasuda tutta l’amarezza e la paura per il presente e il futuro del suo paese.
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