SIENA – È stato presentato il 23 giugno il calendario degli appuntamenti previsti al Santa Maria della Scala di Siena fino al marzo 2017. Mostre, incontri, concerti e workshop per una programmazione di ampio respiro internazionale.
Presenti il sindaco Bruno Valentini e il direttore della Direzione Musei del Comune di Siena, Daniele Pitteri.
Il Sindaco ha sottolineato come già in questi mesi si sia lavorato in questa direzione e ha annunciato come il Santa Maria sia pronto a ospitare mostre di opere d’arte contemporanea. La prima dal titolo è “Che il vero possa confutare il falso. La collezione Agiverona di Giorgio e Anna Fasol” curata da Luigi Fassi e Alberto Salvadori, è in agenda per sabato 25 giugno e si sviluppa fra il Santa Maria, il Museo Civico e l”Accademia dei Fisiocritici.
Giorgio Fasol, presidente onorario di Agiverona Collection, ha sottolineato come il progetto ideato e diretto dalle associazioni Fuoricampo e Culturing in collaborazione con il Comune di Siena e l’associazione Amplificatore Culturale, abbia come obiettivo “il supporto alle giovani generazioni attraverso lo scambio e la mobilità di artisti e operatori culturali tra la Toscana e il Belgio, ma anche la formazione di nuovi sostenitori dei linguaggi contemporanei”. La mostra resterà in allestimento fino al prossimo 16 ottobre, in contemporanea con la mostra dell’artista napoletano, newyorkese di adozione “Francesco Clemente – Fiori d’inverno” che inaugurerà il 28 giugno e sarà aperta fino al 2 ottobre. Un appuntamento, curato da Max Seidel che ben esemplifica una delle strade che, nei prossimi anni, il Santa Maria della Scala intende seguire: ossia, non limitarsi a proporre eventi espositivi monografici o antologici, ma progetti espressivi e tematici autonomi realizzati in collaborazione con artisti, storici dell’arte, intellettuali,istituzioni nazionali e internazionali.
Sempre rimanendo in tema di arte contemporanea, è previsto un appuntamento espositivo/performativo: dall’8 luglio al 31 agosto, in cui le aree del Tesoro e della Fonte Gaia accoglieranno quattro installazioni di opere contemporanee audio-video per i progetti “Chigiana Radio Art” e “Installazioni Sound Art” in collaborazione con il “Chigiana International Festival” e Inner Room.
Da fine ottobre riprendono invece le esposizioni fotografiche. Dal 29 ottobre e fino a tutto novembre, grazie alla collaborazione con il “Siena Art Photo Travel”, sarà esposta la mostra personale di Francesco Cito con un lavoro dedicato al Palio e l’installazione video fotografica “Where are we now?” di Vittorio Guida, realizzata nel 2014 in occasione della IV edizione del Forum universale delle Culture.
Inoltre dal 28 ottobre fino al 15 gennaio sarà in esposizione “Fotografi in trincea – Immagini della Grande Guerra” in collaborazione con una serie di importanti soggetti nazionali e internazionali. Una mostra fotografica che racconta i fronti della prima guerra mondiale attraverso l’occhio di numerosi fotografi senesi e che comprende anche una sezione di opere del pittore Giulio Aristide Sartorio provenienti dalla collezione Farnesina Contemporanea.
Infine Con ”Ten Years and eightyseven days” di Luisa Menazzi Moretti si chiude questa prima tranche di programmazione espositiva.
Non sono comunque soltanto previsti progetti espositivi ma anche un fitto programma di incontri e conferenze in parte collegati ad altri progetti o mostre, in parte autonomi e a se stanti.
Per i primi di dicembre è inoltre in programma un piccolo festival dell’innovazione culturale programmato con papers, dialoghi e workshop, incentrato sui temi dell’innovazione organizzativa, di processo e tecnologica di prodotto in campo culturale. L’intenzione di questo evento è quello di esplorare ciò che sta accadendo nel settore culturale, non soltanto negli ambiti legati alla contemporaneità, e offrire un’occasione di confronto e dialogo fra gli innovatori e i decisori delle politiche culturali. Infine, ulteriori due iniziative, di segno diverso ma di grande significato: “(In)Formiamoci”, un programma di workshop, programmato fra settembre e dicembre, che coinvolgerà esperti provenienti, fra gli altri, dalla Fondazione Pistoletto, dalla Biennale di Venezia e dall’Università degli Studi di Siena, con approfondimenti sulle professioni connesse alle arti e alla cultura: dalla curatela all’organizzazione, alla formazione. “Creative Mornings” è invece una rete internazionale di circa 140 città (delle quali solo tre italiane) che, ogni mese, sceglie un tema comune su cui ogni città aderente alla rete organizza un piccolo incontro/conferenza/performance, coinvolgendo esperti, operatori e artisti della città. Tutti gli incontri sono filmati e pubblicati on line, in modo che, puntualmente, trovi espressione in rete un grande catalogo di punti di vista su uno stesso tema. Tutti gli appuntamenti si svolgono all’ora di colazione e durano 40 minuti, appunto da caffè, cappuccino e cornetti.