TORINO – Ha preso il via il 30 giugno la seconda edizione di Arti alle corti, la manifestazione di arte pubblica che trasforma 9 cortili e due giardini di palazzi storici in musei a cielo aperto. La rassegna, a cura di Olga Gambari e Francesco Poli, consiste in una mostra diffusa in cui installazioni site specific si inseriscono e quei si mimetizzano con i cortili aulici torinesi diventandone parte integrante. Si tratta dunque di una esperienza da vivere en plein air, spostandosi a piedi e con una mappa in mano, lungo un ideale fil rouge che collega diversi punti del centro cittadino, attraverso l’architettura barocca.
L’abbinamento e l’incontro tra opera e luogo crea nuovi immaginari e suggestioni che fanno rileggere arte e architetture, donando loro vite diverse, secondo anche la visione teatrale propria del Barocco, il cui fine era la meraviglia tramite l’illusione scenica. Fra i tanti luoghi di questa galleria diffusa,visitabile fino al 10 novembre 2016, trovano posto tra gli altri,il palazzo Civico, Palazzo Reale e i suoi giardini, Palazzo Cisterna, Palazzo Paesana e il cortile del rettorato dell’Università degli Studi. Questi gli artisti contemporanei internazionali che hanno preso parte a questo interessante progetto: GIOVANNI ANSELMO, SALVATORE ASTORE, MAURA BANFO, ENRICA BORGHi, GREGORIO BOTTA, BOTTO & BRUNO, DOMENICO BORRELLI, RICCARDO CORDERO, TONY CRAGG, GIANNI DESSI, CARLO D’ORIA, FLAVIO FAVELLI, PAOLO GRASSINO, RICHARD LONG | NICUS LUCÀ, VITTORIO MESSINA, CARLO RAMOUS, DAVIDE RIVALTA, ADRIAN TRANQUILLI, COSTAS VAROTSOS, BERNAR VENET, VELASCO VITALI.
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