ACI CASTELLO – Centinaia di anfore greco romane, affondate a un’ottantina di metri a largo della costa sicula tra Messina e Catania, sono state ritrovate e ora aspettano di essere studiate. Perché sotto di loro con buona probabilità si trova ancora il relitto insieme al quale sono affondate, secoli fa.
Individuate in fondo al mare da alcuni pescatori e segnalate alla Soprintendenza già nel 2011, sono diventate le protagoniste del progetto “Ombre dal fondo” che ha l’obiettivo di documentare i relitti che giacciono lungo le coste italiane. La scoperta, documentata dal gruppo “Rebreather Sicilia”, nel corso nel 2015 è stata oggetto di alcuni rilievi preliminari che hanno evidenziato la presenza di alcuni particolari tipi di anfore, le Dressel 1c, e altre anfore greco-italiche.
Partita anche la campagna di documentazione fotografica, che vuole realizzare una mappatura delle anfore ritrovate, lasciandole nel luogo del ritrovamento. L’obiettivo, in questo caso, è utilizzare le 1500 fotografie previste pe realizzare una ricostruzione in 3D dell’intero sito, procedendo a studi e approfondimenti senza interferire con l’attuale posizionamento del relitto in fondo al mare e salvaguardandolo così da furti e deterioramento