PERUGIA – Il Nucleo carabinieri tutela patrimonio culturale di Perugia è stato inaugurato il 31 marzo scorso dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il ministro Dario Franceschini e il comandante generale dell’Arma Tullio del Sette. Dopo pochi mesi il reparto operativo ha già portato a termine una serie di indagini di rilievo che hanno consentito il recupero di diversi beni culturali illecitamente sottratti. Vale la pena dunque ricordare le operazioni messe a segno dal reparto.
Il 10 agosto scorso nove opere risultate abilmente contraffatte e, quindi, falsamente attribuite ad Alberto Burri sono state sequestrate prima che venissero immesse sul mercato come opere autentiche. Altre indagini sono tuttora in corso. In particolare i militari guidati dal maggiore Gennaro Nasti e dal suo vice, il luogotenente Orazio Gisabella, hanno rinvenuto a Città di Castello, all’interno di una chiesa, un dipinto olio su tela raffigurante la crocifissione di Cristo, probabilmente oggetto di attività illecita ed abbandonato da ignoti.
Ad Assisi è stata invece denunciata invece una persona per avere distaccato, da una cappella privata, affreschi raffiguranti, nella parte centrale, “Cristo in trionfo con ai piedi la Madonna, circondato da Santi”. Una denuncia anche a Perugia per ricettazione e contraffazione di opere d’arte: i carabinieri hanno infatti trovato nella sua disponibilità 106 reliquiari di dubbia provenienza e genuinità. Una denuncia anche a Massa Martana per la rimozione di un paliotto d’altare, olio su tavola, del XVII secolo e due a Gubbio, per non avere comunicato il trasferimento di proprietà di beni culturali (sequestrate 35 monete di epoca romana).
A Perugia è stata denunciata poi una persona per ricettazione e per essersi impossessata illecitamente di 16 monete di epoca romana ed ellenica.
Sempre nel capoluogo umbro sono state denunciate quattro persone per avere realizzato e modificato un complesso edilizio sottoposto a vincolo paesaggistico senza le prescritte autorizzazioni.
Ricordiamo che quello del Nucleo carabinieri tutela patrimonio culturale è una struttura molto dinamica, presente sul territorio attraverso 15 Nuclei e una sezione; un reparto operativo (articolato nelle sezioni antiquariato, archeologia, falsificazione e arte contemporanea) con compiti di coordinamento investigativo sull’intero territorio nazionale. Si avvale di uno strumento informatico, di ausilio alle indagini di polizia giudiziaria: la “Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti”, la più grande a livello mondiale nello specifico settore, che contiene informazioni sui beni da ricercare, di provenienza italiana e estera.