ROMA – Il 4 settembre è stato l’ultimo giorno per poter visitare a Palazzo Cipolla di Roma la mostra di Banksy Guerra, Capitalismo & Liberta. La mostra/evento si è chiusa facendo “il botto”, ovvero sfiorando i 100mila visitatori dal giorno dell’inaugurazione il 24 maggio scorso, con una media giornaliera di poco meno di mille persone (913 paganti). Solo in questo ultimo weekend, sono state registrate 5mila presenze, con 2mila persone in coda l’ultimo giorno di apertura.
Per l’esattezza i biglietti staccati in totale per questa esposizione, ideata, promossa e realizzata dalla Fondazione Terzo Pilastro Italia e Mediterraneo e fortemente voluta dal suo Presidente, Emmanuele Emanuele, sono stati 94.045.
Si tratta di una cifra strabiliante e probabilmente irripetibile per una mostra di arte contemporanea. In particolare, nell’analisi dei flussi, si è rilevato che la maggior parte dei visitatori, circa il 51% è costituita da cittadini stranieri, tendenza che si è attenuata solo negli ultimi giorni. Certo è che l’anonimato di Banksy, il mistero che lo avvolge, la difficoltà ad inquadrarlo e definirlo, non ultimo il suo rifiuto a conformarsi a determinate regole, giocano sicuramente un ruolo non di poco conto per catturare l’attenzione del pubblico.