URBINO – A quasi cinque secoli dalla committenza di Guidobaldo II Della Rovere duca di Camerino, la sensuale Venere di Urbino, dipinta da Tiziano nel 1538 e oggi custodita agli Uffizi, è tornata “casa”, appunto ad Urbino. Il capolavoro rimarrà in esposizione al Palazzo Ducale allestita nella Sala 25, l’Appartamento della Duchessa, fino al prossimo 18 dicembre.
L’opera giunse a Firenze, insieme a centinaia di altre opere di inestimabile valore, con l’ultima discendente della dinastia della Rovere, Vittoria, che nel 1637 sposò Ferdinando II de’ Medici. Già nel 1654-55 la celebre Venere si trovava esposta nella Villa di Poggio Imperiale, residenza suburbana di Vittoria della Rovere, e nel 1736 figurava nel patrimonio della Galleria degli Uffizi.
Icona di bellezza, rinomata in tutto il mondo, dove è già stata ospitata in diversi musei, tra cui il Museo del Prado di Madrid, il Palais des Beaus Arts di Bruxelles, la National Gallery of Western Art di Tokyo e il Palazzo Ducale di Venezia, la Venere di Tiziano non era mai tornata a Urbino, dove invece ora potrà essere ammirata nel suo contesto d’origine, agli stessi orari e con lo stesso biglietto d’ingresso del Palazzo Ducale.
Il direttore degli Uffizi, Eike Schmidt, a proposito di questa cooperazione tra musei statali, punto centrale della riforma museale del Mibact, ha rimarcato: “Firenze ha un debito da saldare verso Urbino, con ben 11 quadri di Raffaello e una enorme eredità arrivata con Vittoria Della Rovere”.