CUNEO – Polvere di stelle è la rassegna biennale a cura di Chiara Bertola e Christiana Fissore dedicata allo sguardo degli artisti contemporanei sulla ceramica. Il titolo allude alla materia più basilare di cui è costituita la ceramica. Tutta polvere, fuoco e acqua. Ma la visione degli artisti riesce a trasformare e portare la polvere in un cammino vicino alle stelle, a fargli fare un volo visionario mai immaginato prima. La rassegna nasce anche dalla collaborazione con la Fondazione Querini Stampalia di Venezia, per la quale Chiara Bertola ha ideato, a partire dal 2004, il progetto di arte contemporanea Conservare il futuro, che invita gli artisti a riflettere sul confine della memoria tra passato e presente.
Questa seconda edizione della rassegna si terrà dal 10 settembre 2016 all’8 gennaio 2017 presso il Museo della Ceramica di Mondovì e il Circolo Sociale di Lettura di Mondovì Piazza. Sarà incentrata sulla mostra At the Still Point of the Turning World (il punto fermo di un mondo che gira), con opere di Carla Accardi, Franco Vimercati, Ai Weiwei e installazioni site-specific di Elisabetta Di Maggio e Hilario Isola. Si tratta di una collettiva di artisti italiani e internazionali che si muovono all’interno del vasto territorio della ceramica utilizzando i diversi linguaggi contemporanei: la fotografia, il video, il suono e naturalmente la ceramica stessa. Nelle sale del Museo della Ceramica di Mondovì, tra le vetrine in cui è esposta la collezione storica, s’inseriranno le nuove porcellane di Elisabetta Di Maggio, pensate appositamente per Polvere di Stelle e per il Museo della Ceramica, e saranno presentate al pubblico le porcellane dell’artista cinese Ai Weiwei relazionate con il tragico terremoto del 2008 a Sichuan, in Cina.
La mostra si estende anche nelle vicinissime sale, recentemente restaurate, del Palazzo del Governatore, sede del Circolo Sociale di Lettura di Mondovì Piazza: qui alcune delle più importanti opere di ceramica della grande artista italiana Carla Accardi, recentemente scomparsa, una serie di fotografie dal “ciclo della zuppiera” di Franco Vimercati e l’installazione-proiezione interattiva I Mani di Hilario Isola riformulata in ceramica appositamente per questo progetto. Il titolo della mostra prende spunto da un verso tratto dal primo dei Quattro quartetti di T.S. Eliot.
Le opere che formano il percorso espositivo riflettono sulla transitorietà delle cose, mettendone in luce la fragilità e la vulnerabilità, ma anche, soprattutto, la loro bellezza e la “persistenza” di una possibilità di senso che attraversa il tempo.
L’esposizione mette al centro un omaggio alla grande artista Carla Accardi, recentemente scomparsa, e a Franco Vimercati, ospitati nelle sale del Circolo Sociale di Lettura di Mondovì Piazza. Della Accardi vengono presentate due sculture in ceramica policroma: i Coni e le Ricomposte tinte. Le opere in ceramica esposte mettono in evidenza la fisicità del dialogo tra segno, volume e spazio, aspetto peculiare nel lavoro della Accardi per uscire dalla gabbia della pittura.
Le sale del Circolo Sociale di Lettura di Mondovì Piazza, infine, ospitano I Mani di Hilario Isola, un’opera fatta di ceramica luce e ombra, di materia e di vuoto.
La mostra è organizzata dalla Fondazione Museo della Ceramica, grazie al finanziamento della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, in collaborazione con il Circolo Sociale di Lettura di Mondovì Piazza e si avvale del patrocino del Comune di Mondovì.
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