ROMA – Apre il 15 settembre al MAXXI la personale di Basim Magdy già inaugurata alla Deutsche Bank Kunsthalle di Berlino e che dopo il MAXXI aprirà al Museo di Arte Contemporanea di Chicago.
Trenta le opere in esposizione tra film, proiezioni, fotografie, dipinti e installazioni, realizzati tra il 2006 e il 2016. La mostra, a cura di Britta Färber, curatrice di Deutsche Bank e Anne Palopoli, curatrice del MAXXI, si inserisce nell’ambito di Expanding The Horizon una nuova iniziativa promossa dal museo per sviluppare ulteriormente le proprie ambizioni globali ed esplorare una nuova forma di spazio pubblico generato da collaborazioni tra il Museo e altri istituti e collezioni private.
“Siamo molto felici di ospitare la mostra di Basim Magdy – ha commentato Giovanna Melandri Presidente Fondazione MAXXI – non solo per la qualità e la contemporaneità del suo lavoro, perfetto per gli spazi di un museo come questo, laboratorio aperto, piattaforma di incontro tra le arti, ma anche perché è il segno tangibile della collaborazione con un partner d’eccezione come Deutsche Bank con una lunga tradizione di sostegno e promozione alle Arti. Istituzioni, imprese, collezionisti hanno infatti un ruolo fondamentale nel percorso del MAXXI, un sostegno imprescindibile al superamento delle nostre sfide culturali”.
Ironia e umorismo sono elementi fondamentali dell’esposizione che tuttavia, nonostante il messaggio ottimistico suggerito dal titolo, si confronta invece con il costante e mutevole alternarsi di speranze, utopie e sconfitte che caratterizza la vita degli uomini. Le installazioni, i film, le fotografie e i disegni dell’artista egiziano emanano infatti una sorta di strana tragicomica allegria. Il modo in cui Magdy combina testi e immagini, la veste poetica e a volte assurda dei suoi lavori rivelano il suo sguardo sulla realtà che invita ad accettare le contraddizioni e rifiutare i dogmi. “Il fallimento collettivo”, dice l’artista, “ha la stessa importanza sia che avvenga nel diciannovesimo secolo che nel ventiduesimo. Non c’è nulla di speciale nel nostro tempo o in ciò a cui stiamo assistendo oggi. Siamo solo ingenui abbastanza da ripetere gli stessi errori fatti già tante volte”. Magdy usa la sua personale visione del futuro come un’opportunità per criticare il presente, e il suo umorismo surreale per spingerci a un confronto con quello che spesso rifiutiamo: l’incerto e l’incontrollabile. La mostra rimarrà aperta fino al 30 ottobre 2016.
Vademecum
MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo
www.fondazionemaxxi.it – info: 06.320.19.54; info@fondazionemaxxi.it
Orario di apertura: 11.00 – 19.00 (mart, merc, giov, ven, dom) |11.00 – 22.00 (sabato) | chiuso il lunedì.
Ingresso gratuito per studenti di arte e architettura dal martedì al venerdì.