TOKYO – Si è svolta a Tokyo la cerimonia per la consegna del Praemium Imperiale 2016, assegnato dalla Japan Art Association. Il prestigioso premio è andato agli statunitensi Cindy Sherman e Martin Scorsese per la pittura e il teatro/cinema, alla francese Annette Messager per la scultura, al brasiliano Paulo Mendes da Rocha per l’architettura (che per motivi di salute non ha potuto partecipare personalmente ed è stato sostituito dal figlio Pedro Mendes da Rocha) e al lettone Gidon Kremer per la musica.
Presente per l’Italia, in veste di uno dei sei consiglieri internazionali che presiedono i Comitati, cui è assegnato il compito di proporre i candidati, l’ex-presidente del Consiglio Lamberto Dini, il quale ha sottolineato: “L’originalità delle espressioni artistiche è il carattere distintivo che accomuna i vincitori del Praemium Imperiale 2016”.
“Molto originali sono infatti – ha spiegato Dini – i ritratti femminili di Cindy Sherman e le opere di Annette Messager. Di entrambe è stato detto che esplorano, attraverso immagini estremamente stimolanti, la profonda complessità della condizione umana e ciò che costituisce l’identità femminile.”
Dini ha quindi ricordato che l’architetto Paulo Mendes da Rocha è divenuto famoso nel mondo per l’uso innovativo, audace e particolarmente originale del cemento e dell’acciaio – suo elemento distintivo fin dai primi progetti all’inizio degli anni Sessanta – creando straordinarie strutture. “Voci autorevoli – ha detto Dini – affermano che Mendes da Rocha tratta il cemento e l’acciaio come se fossero materiali delicati, instaurando un equilibrio tra funzione e poesia, tra intelligenza e creatività. Negli ultimi anni il Comitato italiano ha presentato la sua candidatura poiché le sue pregevoli strutture hanno indubbiamente influenzato l’evoluzione complessiva dell’architettura nel mondo.”
Gidon Kremer, violinista classico lettone “di immenso talento” premiato per la musica, ha ottenuto ampi riconoscimenti e fama a livello internazionale per la singolare bellezza delle sue interpretazioni di un vasto repertorio che spazia da Vivaldi e Bach fino a molti compositori contemporanei e ha in particolare promosso le opere di compositori originari della regione baltica, dell’Europa orientale e della Russia. Dini ha fra l’altro ricordato che “per descrivere le sue interpretazioni i critici musicali hanno detto che definirle perfette non è abbastanza.”
Riguardo a Martin Scorsese, che ha ottenuto il premio per il teatro/cinema ed è “un Maestro universalmente riconosciuto come uno dei più grandi e più influenti cineasti di tutti i tempi”, Lamberto Dini ha affermato che nelle sue opere egli affronta temi come l’identità italo-americana, i concetti cattolici di colpa e redenzione, machismo, crimine moderno e violenza. “Come regista, produttore e screen writer – ha detto ancora – numerosi e di grande pregio sono gli onori che Scorsese ha fino a oggi ricevuto. Il Comitato italiano, che lo ha candidato ogni anno a partire dal 2007, è particolarmente lieto che gli sia stato assegnato questo straordinario riconoscimento, che lo premia per l’arricchimento da lui apportato al cinema attraverso il suo incessante, originale e geniale contributo.”
Infine Dini ha definito meravigliosa la scelta del Five Arts Centre della Malesia come vincitore della Borsa di Studio del Praemium Imperiale per Giovani Artisti di quest’anno, proposta dal Consigliere Internazionale Yasuhiro Nakasone. (tutte le foto sono© The Japan Art Association/The Sankei Shimbun )
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