TREVISO – Il 29 ottobre inaugura a Treviso, nel Museo di Santa Caterina, la grande mostra dedicata all’Impressionismo a cura di Marco Goldin. Come spiega lo stesso curatore, si tratta di una esposizione pensata “per dare l’idea dei vent’anni di attività di Linea d’ombra”. Una mostra storica quindi che potesse racchiudere i motivi più distintivi della ricerca personale di Goldin e dell’organizzazione Linea d’Ombra.
Storie dell’impressionismo. I grandi protagonisti da Monet a Renoir da Van Gogh a Gauguin nasce come un racconto, con un forte intento didattico, che si svolge in sei capitoli attraverso 140 opere, provenienti dai principali musei del mondo e da grandi collezioni private.
Le esposte opere documentano non solo quel mezzo secolo che va dalla metà dell’Ottocento fino ai primissimi anni del Novecento, “ma anche – anticipa Goldin – quanto la pittura in Francia avesse prodotto, con l’avvento di Ingres a inizio Ottocento, nell’ambito di un classicismo che sfocerà, certamente con minore tensione creativa, nelle prove, per lo più accademiche, degli artisti del Salon. Quindi mettendo in evidenza quanto preceda l’impressionismo e lo prepari anche come senso di reazione rispetto a una nuova idea della pittura e quanto da quell’esperienza rivoluzionaria, e dalla sua crisi negli anni ottanta, nasca e si sviluppi poi, fino a diventare pietra fondante del nuovo secolo ai suoi albori. Soprattutto con il magistero dell’ultimo Monet e dell’ultimo Cézanne, ai quali non a caso è dedicato il capitolo finale.”
Le diverse sezioni sviluppano i grandi argomenti del ritratto, della figura, della natura morta e del paesaggio, ma non sono mondi a se stanti e indipendenti. In esse si inserisce, quale contrappunto, anche la pittura accademica, con lo scopo di far comprendere uno degli assunti fondamentali del progetto: cioè che il linguaggio nuovo dei giovani impressionisti, e prima di loro dei pittori della scuola naturalistica di Barbizon, vivesse nel tempo stesso del Salon. “Non dunque un prima e un poi, ma un’esperienza storica che si esprime in parallelo, e simultaneamente, nelle strade di Parigi e nelle campagne di Francia, lungo i suoi fiumi e le sue coste. Quel Salon al quale del resto, pur rifiutandone lo spirito di rievocazione e di conservazione, gli impressionisti ambivano a partecipare, essendo comunque il solo luogo che poteva garantire visibilità e fama” – sottolinea Goldin.
In questo grande racconto entrano in gioco anche la fotografia, appena nata e le incisioni a colori su legno di Hiroshige e Hokusai, per sondare il tema dell’influenza della cultura giapponese sugli impressionisti. La mostra, che ha un suo lato di stringente carattere storico, tale da collocare le figure e le opere nel contesto dell’epoca, sarà raccontata facendo ricorso anche alla multimedialità e ad apparati audiovisivi appositamente predisposti. Condurrà dunque il visitatore attraverso un percorso segnato da quei capolavori che hanno rivoluzionato la storia dell’arte di tutti i tempi.
L’esposizione, visitabile fino al 17 aprile 2017, è promossa da Linea d’ombra e Comune di Treviso – con la fondamentale partecipazione di Segafredo Zanetti e UniCredit in qualità di Main sponsor, Generali come Special sponsor, Euromobil come Fidelity Sponsor, assieme a Unindustria Treviso e Pinarello come partner.
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Vademecum
STORIE DELL’IMPRESSIONISMO
I grandi protagonisti da Monet a Renoir, da Van Gogh a Gauguin
Treviso, Museo di Santa Caterina
29 ottobre 2016 – 17 aprile 2017
da lunedì a giovedì: 9.00 – 18.00
da venerdì a domenica: 9.00 – 19.00
La vendita dei biglietti è sospesa un’ora prima della chiusura degli spazi espositivi
Tel. 0422 429999
dal lunedì al venerdì ore 9.00 – 13.30 e 14.30 – 18.00
chiuso sabato, domenica e i festivi
biglietto@lineadombra.it