ROMA – Vedere in maniera ideale e percepire le forme ideali durante il Rinascimento è il convegno internazionale, organizzato dall’Institut für Kunstgeschichte (LMU München), École Pratique des Hautes Études (Sorbonne) e l’Accademia Nazionale di San Luca a cura di Sabine Frommel e Ulrich Pfisterer, che si terrà il 12 e il 13 dicembre 2016 presso l’Accademia Nazionale di San Luca.
Il convegno si propone di approfondire la questione dell’ideale e della bellezza nel Rinascimento, ad oggi non ancora sufficientemente studiata. I contributi cercheranno di esaminare inoltre la storia dei saperi e delle scienze relative agli ideali e alle idee di bellezza, al fine di meglio comprendere i problemi con cui la ricerca si confronta ancora oggi.
Tra il XV e il XVI secolo l’ideale estetico e le sue espressioni divennero nuovamente un problema centrale. Il pensiero teorico relativo all’ideale e alla bellezza, da Leon Battista Alberti a Giordano Bruno, è radicato in prospettive culturali che variano in conformità di ambienti politici e sociali. Uno stesso fenomeno può essere percepito in maniera diversa, a seconda del genere e dell’estrazione culturale dell’osservatore, nonché da alcuni stati psicologici, come l’estasi religiosa. Oltre alla nozione dell’«ideale assoluto» – sia che esso fosse definito in modo razionale (ad esempio attraverso operazioni aritmetiche), o concepito come inaccessibile alla condizione umana (come nel caso di Dio) -, emergeva in ugual misura l’idea che la presunta forma ideale intrattenesse necessariamente un dialogo bilaterale e continuo con i criteri culturali preesistenti, introducendo in tal modo una relatività dell’ideale. Una tale relatività vale, in linea di massima, per tutte le percezioni umane. Alcuni di questi concetti raggiunsero le botteghe e gli artisti cercarono di coniugarli con tradizioni che si riferiscono alla fabbricazione, ai materiali e alle tecniche, delle volte non facilmente compatibili con l’ideale estetico. Aumentò, in tale epoca, la consapevolezza del fatto che la percezione delle forme ideali non fosse regolata da un processo semplice, ma dipendesse dalla complessa interazione di diversi componenti. Le modalità ottiche di percezione, volte ad apprezzare l’ideale e la bellezza in modo adeguato, conobbero contemporaneamente uno straordinario approfondimento.
Programma
12 dicembre 2016 Lunedì/Monday
9.00 Saluti
Francesco Moschini Segretario Generale, Accademia Nazionale di San Luca
9.15 Introduzione /Introduction
Sabine Frommel (EPHE, Paris) & Ulrich Pfisterer (LMU & ZI München)
9.45 Vedere dall’alto e vedere dal basso: l’occhio etico, estetico e politico di Alberti
e Machiavelli
Gianmario Anselmi (Bologna)
L’occhio di Ficino
Stéphane Toussaint (CNRS, Paris Villejuif/Société Marsile Ficin, ENS)
11.15 Pausa
11.45 Regarder l’architecture dans la ‘Lettre à Léon X’ de Raphaël et Castiglione
Michel Paoli (Université d’Amiens)
Lo sguardo ideale di Raffaello sull’architettura
Christoph L. Frommel (Bibliotheca Hertziana, Roma)
13.15 Pausa
14.30 Reine Kunst. Staubfreies Schaffen, ungetrübte Blicke und das Ideal des
‘non-sfumato’
Fabian Jonietz (KHI Florenz)
Il ratto della sabina: la sfida di un’ estetica della violenza
Giulia Cicali (EPHE, Paris)
16.00 Pausa
16.30 Problematisches Sehen illusionärer Schönheit:
Die Armida-Episode in Torquato Tassos Gerusalemme liberata
Jörn Steigerwald (Universität Paderborn)
The Ideal Face: Renaissance Ideas of Beauty and Plastic Surgery
Valeria Finucci (Duke University)
18.00 Conclusioni / Conclusions
13 dicembre 2016 Martedì/Tuesday
9.00 Ideal Forms and Ideal Seeing in Roman Chapels
Chiara Franceschini (LMU München)
Ideal Forms and Ideal Seeing in Roman Collections of Antiquities in the
Renaissance
Kathleen Wren Christian (The Open University London/American Academy
Rome)
11.00 Pausa
11.30 Euclide e le arti: la dimensione geometrica della bellezza
Filippo Camerota (Museo Galileo, Firenze)
Bruegels kleinformatige Grisaillemalereien und die romanistischen Ideale des
Floriskreises
Jürgen Müller (Universität Dresden)
13.00 Discussione / Discussion
14.00 Conclusioni / Conclusions