BARI – Il 15 dicembre prende il via BIBART, prima Biennale Internazionale d’Arte di Bari e Area Metropolitana.
Organizzata dalle storiche associazioni Vallisa Cultura onlus e Federico II Eventi, l’iniziativa rappresenta la prima occasione per la città di raccontare l’arte contemporanea attraverso un confronto a più voci, l’intreccio di linguaggi artistici diversi, la multiculturalità e il dialogo tra artisti di varie parti del mondo.
Le “Ragione dell’Uomo” è il tema scelto per questa prima edizione. Saranno 112 gli artisti in concorso, ci saranno anche musicisti, performer, attori, provenienti da 9 Paesi (Italia, Argentina, Armenia, Brasile, Croazia, Francia, Grecia, Iraq, Uruguay) per un totale di 156 artisti; 328 opere esposte tra pittura, scultura, grafica, video art e lavori fuori concorso; 10 sedi espositive, tra cui 6 chiese, ubicate nel centro storico di Bari e nel Murattiano.
Due importanti mostre completano il programma della manifestazione: Dal Postimpressionismo al Neorealismo: viaggio tra le avanguardie del Novecento, con opere di 48 grandi maestri da Cezanne a Renoir, Picasso, Balla, Mirò, Rosai, Boccioni, Archypenko, provenienti dalla collezione privata dell’artista, ultimo esponente del neorealismo italiano, William Tode. “Si tratta di un evento unico – ha detto Tode – in quanto ci sono opere che sono esposte per la prima volta come per l’opera di Gino Severini del 1912 e del padre del cubismo Cezanne del 1903 o del prestigioso Manet del 1870. Ed è in onore della mia città adottiva, Bari, a cui dedico la mia mostra monografica composta da 47 opere esposta nella Chiesa del Gesù: ‘Le danseuses'”.
e la monografica Les danseuses di William Tode, ultimo esponente del neorealismo italiano.
Nella cornice della Biennale anche la personale di Miguel Gomez sul tema Mater et Filius, un’originale mostra di design sulla poesia della luce e la mostra documentaria dedicata ai 90 anni dell’Accademia Polifonica Barese e al suo fondatore, Biagio Grimaldi.