La storia della famiglia Medici di Firenze, a partire da Giovanni detto di Bicci, per passare al figlio Cosimo e, infine, a Lorenzo il Magnifico. È Giovanni a gettare le basi del potere dei Medici, diventando il più importante banchiere d’Italia. Alla sua morte, nel 1429, il figlio Cosimo prende il testimone. La splendida cupola di Santa Maria in Fiore, opera del Brunelleschi, testimonia la sua passione per l’arte e la bellezza. Cosimo muore nel 1464 nella villa medicea di Careggi dove quindici anni prima era nato suo nipote Lorenzo de Medici. Quest’ultimo sale al potere giovanissimo, a soli vent’anni, e consolida la posizione finanziaria della famiglia con l’affidamento, da parte di Sisto IV, della depositeria, cioè la tesoreria del papa. Nel 1478, sfugge alla morte nella congiura organizzata dalla famiglia rivale Pazzi. Nell’ultima parte della sua vita Lorenzo si dedica al mecenatismo e la sua villa di Poggio a Caiano diventa il centro dell’Accademia platonica di Marsilio Ficino. Lorenzo, un uomo che ha fortemente segnato il Rinascimento italiano, muore nel 1492.
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