ROMA – Sembra essere favorevole il ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini all’idea di destinare, per almeno 10 anni ai beni culturali colpiti dal terremoto del Centro Italia, la quota dello Stato dell’8×1000. Lo riferisce Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici della Camera, tornando sulla questione di cui è promotore.
Spiega Realacci: “Sono oltre 5 mila i siti di alto valore artistico, storico e culturale colpiti dal terremoto che dallo scorso 24 agosto sta facendo tremare Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo. Agli edifici storici si aggiungono le opere d’arte di enorme valore: tele, affreschi, sculture. Un patrimonio preziosissimo che rappresenta parte fondamentale dell’identità dell’Italia e dell’Europa. Avevo presentato una interrogazione insieme ai colleghi Braga e Borghi al Presidente del Consiglio e al Ministro dell’Economia e delle Finanze oltre che al ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, sulla proposta di destinare l’8×1000 dello Stato alla ricostruzione e al restauro di questi beni feriti. Si tratterebbe di circa 150/200 milioni annui che garantirebbero un flusso di finanziamenti certo e costante nel tempo per le attività di restauro e ripristino. Mi auguro che la verifica annunciata da Franceschini abbia presto un esito positivo. Questa finalità per i fondi dell’8×1000 dello Stato è già prevista dalla legge e viene incontro anche ad alcuni rilievi avanzati dalla Corte dei Conti sull’impiego di queste somme il cui utilizzo è poco trasparente. E’ una scelta concretizzabile in tempi brevi e che darebbe un segnale forte per il futuro delle collettività che stanno vivendo il dramma del terremoto” conclude.