ROMA – Nel primo pomeriggio del 27 gennaio si è verificato il cedimento di circa 10 metri quadrati di Mura Aureliane, in viale del Policlinico nei pressi del ministro dei Trasporti a Roma. L’area, attualmente transennata, era già interessata da lavori di consolidamento per la presenza di alcune lesioni.
La Sovrintendenza Capitolina fa sapere, in una nota, che la causa del distacco potrebbe essere dovuta dalle recenti scosse di terremoto. Dunque ora l’area di sicurezza è stata ulteriormente ampliata e la Sovrintendenza capitolina sta procedendo a ulteriori verifiche.
Non è la prima volta che la cinta muraria, che delimita l’antico centro capitolino con una lunghezza di circa 18 chilometri, è interessata da cedimenti di varia entità. Le mura, sin dalla loro nascita nel III secolo d.C. per volere di Aureliano il barbaro, divenuto imperatore nel 270 e morto nel 275 per difendere Roma dopo le scorrerie di Iutungi e Alamanni, hanno subito una serie di danni nel corso degli anni.
Risale al 15 aprile 2001 l’ultimo grande cedimento, dovuto a infiltrazioni d’acqua seguite ad un violento acquazzone. Il tratto di mura che crollò all’epoca, lungo oltre 20 metri e alto sei, tra via Cristoforo Colombo e Via Appia Antica, era già stato restaurato nel corso del 1999 con i Fondi del Giubileo.
Altri distacchi di piccole porzioni sono avvenuti anche nel 2010 all’altezza dell’Arco di Via Nola.