NORCIA (PERUGIA) – Il ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini si è recato a Norcia, in visita al cantiere della Basilica di San Benedetto, quasi interamente distrutta dal sisma che ha colpito il centro Italia, lo scorso 30 ottobre. Attualmente la facciata della chiesa, unica parte rimasta in piedi dopo il crollo, è “ingabbiata” in una struttura di sicurezza realizzata in tubi innocenti, che ne garantisce la stabilità.
Il ministro è stato accolto dalla presidente della Regione Catiuscia Marini, dalla vice presidente della Camera dei Deputati, Marina Sereni, dal sindaco, Nicola Alemanno e dai monaci benedettini. Presente anche l’arcivescovo Renato Boccardo e l’imprenditore del cachemire, Brunello Cucinelli che finanziarà una serie di interventi di ricostruzione.
Franceschini, durante la visita, ha assicurato che tutte le opere e i beni artistici prelevati per essere messi in sicurezza, dalle chiese e dai musei di Norcia e degli altri centri colpiti, verranno riportati nei luoghi di origini. “Torneranno esattamente nei luoghi dove provengono” ha sottolineato il ministro. “Sono un pezzo dell’identità di questi territori” – ha ribadito ancora. “E’ una linea che abbiamo seguito in modo rigido anche per le opere recuperate che provengono da furti e asportazioni irregolari: tornano tutte dai luoghi di provenienza. Ci mancherebbe altro che qui non rispettassimo fino in fondo questo principio. Non ci deve essere alcun dubbio di questo tipo”. Per quanto concerne i tempi per gli interventi di restauro, Franceschni ha spiegato “saranno quelli che serviranno, cercando comunque di correre”. “La vastità dei danni di questo terremoto sul patrimonio culturale è impressionante – ha rimarcato il ministro. “E’ una cosa che vogliamo spiegare in modo molto chiaro all’Europa e al mondo: migliaia le segnalazioni arrivate e già molte le messe in sicurezza fatte. Ci sono 300 persone del ministero che lavorano ogni giorno. E’ un lavoro enorme che sarà fatto con il massimo scrupolo perché si tratta di coniugare la sicurezza con la tutela dei beni culturali. C’é l’impegno assoluto del Governo a mettere tutte le risorse che serviranno”. “Perché questa – ha concluso Franceschini – è l’identità di un territorio. E si possono ricostruire con criteri di sicurezza antisismica che funzionano”.