ANCONA – L’attività svolta, dal 13 al 16 marzo, dai carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Artistico di Ancona, insieme ai colleghi del Battaglione “Puglia” di Bari e della task force Unite4Heritage, insieme ad altri corpi dello Stato, al personale delle Soprintendenze e a volontari, ha portato al recupero di numerose opere nelle chiese delle zone colpite dal terremoto. Si tratta infatti di circa 150 dipinti ‘salvati’, tra cui opere di Simone De Magistris, Filippo Bellini e Andrea Lilli, oltre a decine e decine di sculture e beni ecclesiastici, tra cui turiboli, aspersori, reliquiari, crocifissi, ostensori.
In particolare i carabinieri hanno prestato il loro lavoro nella chiesa di San Michele Arcangelo a Porchiano (Ascoli Piceno), ad Acquasanta Terme (Ascoli Piceno), nella chiese di Santa Maria Assunta e in quella di Santa Marioa del Rosario a Pievebovigliana-Valfornace (Macerata), nell’archivio storico comunale di Ripe San Ginesio (Macerata) dove sono stati recuperati 140 metri lineari di documentazione d’archivio del periodo dal 1571 al 1971.
Ma non è tutto, perché il lavoro è proseguito anche nella Collegiata di San Pietro Apostolo a Monte San Vito (Ancona), nella chiesa di Sant’Agostino a Offida (Ascoli Piceno), nella chiesa di San Martino di Castelraimondo e in quella di San Francesco a Matelica (Macerata).
Infine le operazioni hanno interessato anche tre chiese di Montegallo (Ascoli Piceno). Tutti i beni recuperati appartengono a varie diocesi e sono stati messi al sicuro nei depositi ad Ascoli Piceno, Camerino, presso la Pinacoteca diocesana di Senigallia, a San Severino e a Matelica.