MILANO – “Images of Italy” (Immagini d’Italia) è il titolo del nuovo catalogo della collezione di arte contemporanea della Banca, al suo debutto editoriale. Un volume che raccoglie oltre 600 opere presenti nelle sedi della Banca in Italia, a Milano e a Roma.
A dare il benvenuto alla platea è stato Flavio Valeri, Chief Country Officer Italia di Deutsche Bank, a cui è seguito l’intervento di presentazione del catalogo di Claudia Schicktanz, Senior Curator della Deutsche Bank Collection.
“L’arte è uno stimolo in grado di mettere in discussione il modo che le persone hanno di vedere e comprendere la realtà, aprendo nuove prospettive e stimolandone la creatività. E la creatività è parte integrante della cultura aziendale di Deutsche Bank, in tutto il mondo. Attraverso la Fondazione Deutsche Bank Italia realizziamo progetti sociali ed educativi volti a creare opportunità per le persone in difficoltà e a valorizzare le eccellenze del territorio, incluse quelle artistiche”, ha commentato Flavio Valeri.
“Il titolo del catalogo ‘Images of Italy’ si inscrive nella visione globale della Deutsche Bank Collection, che rivolge sempre la propria attenzione alla scena artistica locale per stimolare un confronto dialettico con le espressioni internazionali – ha dichiarato Claudia Schicktanz – Al contempo gli allestimenti di Milano e Roma riflettono anche le principali aree di interesse su cui si concentra la collezione: la fotografia e le opere su carta. La carta si presta infatti più di qualsiasi altro supporto a registrare idee e concetti: è lo strumento di cui l’arte si serve per presentare modi di vedere nuovi e alternativi”.
Deutsche Bank Collection è nata a metà degli anni Settanta con l’obiettivo di promuovere l’arte e favorire lo scambio tra culture diverse. Attualmente conta oltre 60 mila opere e rappresenta una delle più importanti collezioni corporate a livello internazionale di arte contemporanea, esposta in 900 sedi dell’Istituto in tutto il mondo. La sezione italiana, inaugurata nel 2007, conta oggi oltre 600 opere. Un modello per molte altre collezioni e fonte di ispirazione per l’attuale dibattito “Il Coraggio di Collezionare – Le opportunità e le sfide degli investimenti in arte”, moderato da Pierluigi Panza, Corriere della Sera, a cui hanno contribuito personaggi di spicco del panorama dell’arte contemporanea italiana, come il Prof. Ing. Luca Desiata, fondatore e presidente di pptArt, docente di Corporate Art LUISS Business School; Claudia Dwek Chairman Contemporary Art Europe Sotheby’s; Mario Mainetti, Head og Reasearch and Publications Fondazione Prada, Bartolomeo Pietromarchi, Direttore MAXXI, e Dolly Predovic in rappresentanza di ACACIA.
“La digitalizzazione nel mondo dell’arte ha senza dubbio migliorato la fruibilità di contenuti e luoghi, basti pensare alle gallerie d’arte online, ai tour virtuali in 3D delle principali collezioni, musei e luoghi d’interesse storico-artistico. La democratizzazione di internet ha contaminato anche il mercato dell’arte senza però avere un impatto diretto sugli acquisti.
Per compiere questo ulteriore passo in avanti è necessario rivedere l’arte su commissione in chiave digitale. PptArt, è per esempio, la prima piattaforma di crowdsourcing del settore, che offre un servizio di elaborazione di opere d’arte su richiesta. Uno strumento per aziende e privati che reintroduce il concetto rinascimentale di committenza.” – ha commentato il Prof. Ing. Luca Desiata
Claudia Dwek ha portato la riflessione sui trend del settore: “Il mercato dell’arte contemporanea è in continua evoluzione, in particolare nell’ultimo decennio l’apertura verso nuovi mercati e artisti emergenti è stata nuova linfa nell’attività di compravendita. Ad esempio lo scorso giugno il Long Museum di Shanghai ha presentato per la prima volta in assoluto una mostra collettiva di sole artiste donne, dal titolo SHE per l’appunto. Evidenza che il mercato e i trend siano in forte trasformazione e non conoscano più frontiere”
“La Collezione Prada è una collezione privata di arte contemporanea, riflesso degli interessi e delle passioni di Miuccia Prada e Patrizio Bertelli, e presidenti dell’omonima Fondazione. Il graduale avvicinamento all’arte da parte dei due collezionisti ha avuto inizio negli anni Ottanta e si è fatto man mano sempre più costante nel decennio successivo.
Già a metà degli anni ’90, a questa pulsione e passione personale si affianca il desiderio di aprire al pubblico uno spazio di fruizione dell’arte contemporanea. Inizia quindi un percorso doppio tra istituzionale e personale sul modo di ricercare e collezionare che ha portato nel 2015 all’apertura della nuova sede della Fondazione. All’interno di essa l’interesse per le problematiche estetiche e politiche affrontate dagli artisti si pone a confronto con la conoscenza e la pratica delle culture sperimentali e storiche, evolvendo da uno stadio espositivo essenziale a uno complesso e museale. E in questo processo la Collezione Prada è uno degli strumenti che arricchiscono la programmazione.” – ha commentato Mario Mainetti
“Per il MAXXI la collaborazione tra collezionisti, istituzioni e imprese ha un ruolo fondamentale. Ad esempio l’iniziativa Expanding the Horizons rappresenta concretamente lo sforzo congiunto nella promozione e diffusione delle Arti grazie alla donazione di opere d’arte contemporanea alla nostra collezione permanente da parte sia di aziende sia di privati. A seguire, avvieremo inoltre una riorganizzazione della nostra collezione volta a restituirle centralità all’interno dell’area espositiva del museo rendendo evidente il lavoro svolto insieme ai nostri partner, primo fra tutti proprio Deutsche Bank.” – ha chiosato Bartolomeo Pietromarchi
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