FIRENZE – Sono stati avviati i primi giorni di marzo i lavori di restauro della Cappella Capponi nella chiesa di Santa Felicita a Firenze che conserva i dipinti del Pontormo. Il progetto di intervento è stato affidato al restauratore Daniele Rossi, dopo l’approvazione da parte della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato.
Gli interventi sono stati resi possibili grazie al contributo della Fondazione non profit Friends of Florence e in particolare ai donatori Kathe e John Dyson.
La Presidente della Fondazione, Simonetta Brandolini d’Adda, spiega: “La Cappella Capponi è un capolavoro indiscusso dell’arte mondiale, uno dei luoghi più amati anche da Friends of Florence, quando ci fu chiesto di partecipare al suo restauro, accettammo immediatamente, poiché questo è un progetto davvero importante, teso non solo ad apprezzare meglio oggi la bellezza di questo luogo, ma soprattutto a salvaguardarlo per le generazioni future. La nostra Fondazione è nata nel 1998 con l’obiettivo di contribuire ad assicurare un futuro al patrimonio culturale di Firenze e della Toscana attraverso progetti di conservazione e valorizzazione e da allora lavoriamo quotidianamente insieme alle istituzioni e ai restauratori affinché ciò sia sempre possibile. Questo intervento coinvolge tutte le opere presenti all’interno della Cappella, sia quelle realizzate in materiale lapideo, come le lapidi che ligneo, sia le superfici murarie decorate che quelle ad affresco staccate, sia le opere in pietra che gli intonaci ammalorati. L’impegno profuso in questa ‘missione’ è dunque grande: siamo pertanto felici e orgogliosi di essere stati coinvolti in questo progetto così straordinario.”
La Cappella è decorata con le opere pittoriche di Jacopo Carucci detto il Pontormo, realizzate tra 1526 e il 1529. La decorazione pittorica dell’ambiente comprende: i quattro Evangelisti, raffigurati nei tondi dei pennacchi sottostanti la cupola, eseguiti in collaborazione con il Bronzino; l’affresco con l’Annunciazione sul lato della controfacciata; la vetrata istoriata raffigurante la Deposizione (copia dell’originale di Guillaume de Marcillat); il tabernacolo-reliquiario marmoreo seicentesco dedicato a San Carlo Borromeo; la grande tavola d’altare raffigurante il Trasporto di Cristo. La cupola, anche questa affrescata dal Pontormo e raffigurante Dio Padre e i Patriarchi, ricordata dal Vasari, fu distrutta nella seconda metà del XVIII secolo e ridecorata da Domenico Stagi.
Le cattive condizioni conservative dell’intero complesso monumentale hanno richiesto di individuare, con una certa urgenza, un donatore che avesse a cuore uno dei luoghi più importanti della città e un testo capitale della storia dell‘Arte italiana. La scelta di coinvolgere Friends of Florence, da anni nota per la passione che la conduce a promuovere costantemente la conservazione del patrimonio fiorentino, non è stata quindi casuale. Per l’intero intervento la Fondazione ha stanziato circa 105.000,00 euro.
La complessità del progetto non è data soltanto dal pregio storico artistico delle opere in essa conservate, ma anche dall’eterogeneità dei materiali e delle tecniche con le quali è stata realizzata. Le operazioni di restauro sono iniziate dopo aver acquisito le indispensabili analisi diagnostiche dei materiali e dello stato conservativo. Sono state individuate due sedi operative sia per ragioni di ordine economico e sia conservativo: le due parti dell’affresco raffigurante l’Annunciazione e la monumentale cornice dorata hanno trovato posto nel transetto sinistro della chiesa; la tavola del Trasporto di Cristo viene restaurata nel laboratorio Rossi.
A breve, sulla parete di tamponatura del cantiere all’ingresso della chiesa di S. Felicita, sarà collocato un video in loop realizzato da Art Media Studio per Friends of Florence, che illustrerà le fasi dell’intervento.