ROMA – Il generale Fabrizio Parrulli, comandante Carabinieri tutela patrimonio culturale, ha illustrato alla presenza del ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Dario Franceschini, i risultati del “trend positivo” registrato dall’attività portata avanti nel 2016 dai Carabinieri tutela patrimonio culturale.
Solo nel 2016 sono stati infatti recuperati oltre 94mila beni culturali, per un valore totale di 53 milioni di euro. Sequestrati 2.653 beni grazie al monitoraggio dell’e-commerce, 985 persone denunciate e 24 arrestate.
Parrulli ha quindi spiegato che “il trend positivo degli ultimi anni continua con la diminuzione dei furti di beni culturali”, calati di una sola unità dal 2015 al 2016 (da 450 a 449) ma dimezzati rispetto al 2011, quando erano 906. Le regioni più colpite restano Toscana, Campania, Piemonte e Lazio, tuttavia i Carabinieri hanno rilevato una “forte flessione” degli scavi clandestini (passati da 21 a 14).
Nel 2016 inoltre le contraffazioni sono state 800, con un incremento del 10% delle persone denunciate, e hanno riguardato soprattutto l’arte contemporanea, ma anche l’antiquariato e l’archeologia, “con un grandissimo ritorno in termini economici”. Per quanto riguarda i reati contro il paesaggio, sono stati più di 1.114 i controlli effettuati e 250 persone denunciate, “anche grazie a una maggiore attenzione da parte delle comunità delle aree vincolate”.
Oltre agli interventi sul territorio nazionale le indagini condotte all’estero attraverso le 18 Commissioni di Rogatoria Internazionale, o le azioni nell’ambito della diplomazia culturale, hanno consentito il rimpatrio di 2.761 beni culturali italiani illecitamente esportati (734 reperti archeologici, 2.000 frammenti e 27 beni antiquariali). Le opere rientrate in Italia, per un valore di oltre 35.000.000 di euro, sono state individuate negli Stati Uniti d’America, in Svizzera, Inghilterra, Germania, Olanda e Francia. A queste si devono aggiungere i 17 capolavori dal valore inestimabile, tra cui dipinti di Bellini, Pisanello, Tintoretto, Rubens e Mantegna, sottratti il 19 novembre 2015 dal Museo di Castelvecchio a Verona e rimpatriati da Kiev (Ucraina), il 21 dicembre scorso. La proiezione investigativa internazionale del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale e, in particolare, la costante azione di monitoraggio del mercato estero e delle transazioni dell’e-commerce, ha poi consentito di di individuare un’eccezionale scultura, in marmo bianco di Carrara, raffigurante “San Giovanni Battista”, di 100 cm. di altezza e risalente al XVI sec., realizzata da Girolamo Santacroce e trafugata, nel 1977, dalla Chiesa “San Giovanni” di Carbonara di Napoli. Infine, grazie alla collaborazione con l’Agenzia federale statunitense Homeland Security Investigation – Immigration and Customs Enforcement (HSI-ICE), son emersi alcuni trasferimenti anomali fra gli Stati Uniti e l’Italia: a differenza delle importazioni di beni d’arte italiani a cui si è già abituati, in questo caso gli agenti speciali dell’HSi-ICE hanno segnalato un’operazione opposta, acquisti da parte di un cittadino italiano. Una volta ricostruita la rete degli scambi illeciti tra le due sponde dell’oceano, sono scattate le perquisizioni in Italia e negli USA. A Roma, in particolare, è stato perquisito un imprenditore capitolino che aveva allestito un vero e proprio museo privato con espositori e vetrine in cui custodiva decine di reperti archeologici italiani, tra cui moltissime monete di epoca romana e medievale; centinaia di reperti di origine americana e, in particolare, 400 fossili del periodo cretacico (circa 100 milioni di anni fa); 200 reperti assiro babilonesi ed indù; decine di armi bianche, di diverso genere ed epoca; numerose armi da fuoco tra cui 3 pistole a pietra focaia, 8 fucili, 1 mitragliatrice MG completa di treppiede, bossoli, palle di cannone, spolette ed equipaggiamenti militari vari, risalenti alla I e alla II guerra mondiale.
Franceschini ha così commentato: ”Questi numeri indicano un trend positivo, sono dei risultati molto concreti che dimostrano la grande efficienza dei nostri carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale, riconosciuti come una eccellenza internazionale”. Il ministro ha inoltre precisato che, per quanto riguarda il recupero delle opere d’arte nelle zone dell’Italia centrale colpite dal terremoto negli ultimi mesi, “c’è un lavoro straordinario in corso, un lavoro molto difficile per la quantità di opere, che sarà molto lungo. Ma noi ci stiamo mettendo tutte le energie possibili”.
Infine Franceschini ha annunciato che ”Il prossimo 2 maggio, nella sede dell’Unesco a Parigi, verrà aperta una esposizione di Beni culturali recuperati dai nostri carabineri che sono una eccellenza riconosciuta a livello internazionale e formano anche le polizie di altri Paesi in materia di contrasto al traffico illecito di Beni culturali, tema di grande attualità su cui l’Italia ha investito molto perché fa parte della diplomazia culturale che un Paese come il nostro deve fare” ha concluso il ministro.
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