ROMA – Via libera dalla commissione Bilancio della Camera alla misura, contenuta nel pacchetto di modifiche presentato dal relatore Mauro Guerra del Pd, per superare il blocco del Tar, che nei giorni scorsi ha portato alla bocciatura della nomina di cinque dei venti direttori dei super-musei italiani.
Si tratta di un emendamento che introduce una norma interpretativa per la nomina dei direttori dei musei, nell’ambito di una procedura di selezione pubblica internazionale. I limiti di accesso alla dirigenza che hanno provocato un primo stop del Tar ”non si applicano” alla procedura di selezione pubblica internazionale adottata dal Ministero dei Beni culturali. Questo quanto stabilisce la norma introdotta come emendamento. Il ministro Dario Franceschini, intervenuto nel corso della seduta in Commissione, ha dichiarato: “questa norma va incontro a quello che ci hanno chiesto i magistrati contabili e il Parlamento con questo intervento toglie ogni dubbio”.
“La vicenda giudiziaria segue il suo percorso, l’Avvocatura ha già impugnato la sentenza, è stata chiesta la sospensiva e ci sarà il giudizio di merito”. Ha detto Franceschini. Questa norma “non incide su quattro delle sentenze”, relative a direttori italiani di musei. “Se avessimo voluto scegliere la strada del normale concorso pubblico – ha aggiunto ancora il ministro – non ci sarebbe stato bisogno di una norma ad hoc. La norma è stata introdotta per consentire che ci fosse un criterio di selezione pubblica per adeguare l’Italia agli standard internazionali”. “Con questa norma interpretativa – ha detto ancora il ministro – “diamo una garanzia anche per il futuro. E’ utile che chi partecipa abbia certezza”.