MILANO – Il primo giugno il Cristo alla colonna del Bramante, uno dei capolavori custoditi nella Pinacoteca di Brera, è tornato al suo posto nella sala XXIV della Pinacoteca. Dopo cinque mesi di restauri, seguiti al danno subito a causa di una imprevista alterazione del tasso di umidità delle sale della Pinacoteca nel gennaio scorso, il celebre dipinto è nuovamente visibile al pubblico.
Al momento della disavventura l’opera venne rimossa e protetta, assieme ad altre presenti nella stessa sala, da speciali pellicole nei punti considerati a rischio.
Oggi il dipinto è tornato ad essere fruibile nella stessa sala dove si trovano anche lo Sposalizio della Vergine di Raffaello e la Madonna col Bambino di Piero della Francesca.
Dopo il restauro l’opera è stata restituita alla sua bellezza originaria, grazie al meticoloso lavoro dei restauratori Andrea Carini, Paola Borghese e Sara Scatragli. Resta comunque protetto all’interno di una teca climatizzata in grado di isolarlo definitivamente dalle sollecitazioni esterne.
Carini ha così commentato: “Nel mondo del restauro questo dipinto è conosciuto come il ‘malato cronico’ perché più volte restaurato nel corso di secoli. Da oggi contiamo sul fatto che questo intervento sia definitivo”.
Il dipinto venne restaurato la prima volta nel 1923, dopo essere stato prelevato nel 1915 dall’Abbazia di Chiaravalle con l’obiettivo di sottrarlo alle cattive condizioni di conservazione cui era sottoposto.