ROMA – Fino al 1 ottobre 2017 le sale al piano terra del Museo di Roma a Palazzo Braschi ospitano la mostra Contatto. Sentire la pittura con le mani. In esposizione quattro capolavori pittori in forma di rilievi che consentono una fruizione tattile anziché visiva. Le opere sono: il Compianto sul Cristo morto del Correggio (Parma, Galleria Nazionale), il Profeta Isaia di Raffaello (affresco nella chiesa di S. Agostino a Roma), la Maddalena penitente di Caravaggio (Roma, Galleria Doria Pamphilj) e la Madonna dei pellegrini di Caravaggio (Roma, chiesa di S. Agostino). Si tratta di una esperienza che richiede un tempo molto diverso dal ‘colpo d’occhio’. Non ci sono infatti colori, ma superfici più o meno morbide, angoli vivi e distanze non sempre facili da misurare.
Tuttavia, quella tattile è anche l’esperienza più incisiva e profonda che si possa fare dell’arte, perché coinvolge direttamente il vissuto individuale e il bagaglio emozionale di ognuno di noi.
La mostra è stata precedentemente ospitata a palazzo Rospigliosi di Zagarolo, nel 2016. Ispirata al testo Microcosmo della pittura (1657) dell’erudito Francesco Scannelli, come un percorso di approfondimento storico-critico dell’opera dello studioso in chiave di accessibilità, è stata ideata e promossa dal prof Carmelo Occhipinti del Dipartimento di studi Letterari, Filosofici e di Storia dell’Arte dell’Università di Roma “Tor Vergata”, assieme a Federica Bertini e ad Alessandro Marianantoni.
L’accesso alla mostra è gratuito e la visita è ‘guidata’ attraverso la lettura di schede descrittive, grazie alla presenza in sala di operatori del Servizio civile Nazionale che accompagneranno il pubblico ‘bendato’ nell’esplorazione tattile.
L’iniziativa è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali. Servizi museali di Zètema Progetto Cultura.