Mariella Bettineschi, Michele Guido e Giovanni de Cataldo sono i protagonisti di “L’era successiva”, il summer show ospitato dalla Z2o Sara Zanin Gallery fino al 28 luglio 2017.
I tre artisti, diversi tra loro nell’età e nei rispettivi linguaggi artistici, mettono a confronto opere e poetica in un’esposizione che lascia emergere l’attenzione comune verso la natura intesa come Physis, che sarà filo conduttore dell’intera mostra. Il lavoro dei singoli artisti, infatti, mette in luce il rapporto, intimo e universale, che lega l’uomo al mondo naturale.
Le sculture di de Giovanni, le composizioni architettoniche di Guido, le donne e i paesaggi delle fotografie su specchio e Plexiglas di Bettineschi, vengono a essere elementi differenti di un unico discorso, antico e complesso tanto quanto l’essere umano e il suo far parte del tutto.
Nei vari spazi della galleria, le opere dialogano le une con le altre, rendendo il visitatore parte della discussione. Nella prima sala, una Fornarina dallo sguardo sdoppiato, opera di Bettineschi, accoglie il fruitore nella dimensione altra dell’arte. La donna sembra assolvere alla funzione di portale, è lei che ci invita ad entrare nel suo salotto ed è sempre lei che ci inserisce nella conversazione in atto. In quest’occasione la stampa ai sali d’argento di Guido, intitolata “robn_23.02.11_03.04_ottagono_castel del monte_2011/3013”, racconta il rapporto con le forme della natura, e le sculture “Ulisse”, “100 lire” e “N’zucchero” di de Cataldo, nate dall’unione di legno e cemento, cotone e guardrail, parlano di un necessario e possibile recupero dell’equilibrio tra parti di un’unica forza naturale. Procedendo nella seconda sala, i 6 “Carottage” di de Cataldo continuano la narrazione, formando sul pavimento un’oasi di colore, in cui ogni scultura mostra le stratificazioni materiche che la compongono, esortando a riflettere riguardo al bisogno di un ripensamento verso l’azione antropica sull’ambiente. Il cemento, le resine, il granito e le polveri di travertino, utilizzate da de Cataldo, s’interfacciano con gli specchi usati da Bettineschi come supporto per “Bosco nero” e “Biblioteca Marciana”, foto che narrano la grandezza del sapere umano e la magia emanata dagli elementi naturali. L’opera “rjb_m_17.12.12_01.01_encephalartos horridus” di Guido, torna nuovamente a un confronto di forme tra architettura e natura, evidenziando quanto l’estetica delle prime si fondi sulle peculiarità delle seconde.
Questo tipo di riflessioni, coinvolgono le opere anche nell’ultima sala, dove la donna ritratta in “Leonardo, Dama con Ermellino” di Bettineschi, presenta lo stesso sguardo sdoppiato della Fornarina e, come lei, chiama i visitatori a oltrepassare la soglia per prendere parte all’incontro.
Qui, due lavori di Guido “rgbn_10.09.10_03.09_esagono_grammichele_2010/2013″ e “robn_23.02.11_01.12_studio per mausoleo_piramide_2011/2015″, approfondiscono sempre di più il ragionamento sulle forme naturali trasposte nell’architettura, mentre le opere “Venere <3” e “Scambiatevi un segno di pace” di de Cataldo, parlano attraverso i titoli stessi, elogiando amore e bellezza. Lo stesso amore che traspare dalla grande stampa luminosa su dibond, realizzata da Guido, chiamata “Physis”. Quest’opera, sintetizza l’intero senso della mostra, dicendoci che tutto è natura, lo siamo noi umani, che a lei guardiamo quando costruiamo il nostro mondo e anche quando ci guardiamo dentro, perché lei vive in noi e per questo le dobbiamo cura e rispetto.
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Vademecum
Mariella Bettineschi, Giovanni de Cataldo, Michele Guido
“L’era successiva”
20 giugno – 28 luglio 2017
Z2o Sara Zanin Gallery
Via della Vetrina, 21 – Roma
Orari: lunedì – venerdì, dalle 13.00 alle 19.00 o su appuntamento