FIRENZE – Il Pulpito di Giovanni Pisano nella Chiesa di Sant’Andrea a Pistoia (1298-1301 circa) verrà restaurato grazie ai mecenati dell’associazione italo-americana Friends of Florence.La Soprintendenza alle Belle Arti ha predisposto da tempo un progetto di studio e restauro del pulpito che ora è stato accolto e condiviso dalla Fondazione. Il restauro si rende necessario in seguito ai dissesti e ai problemi di conservazione che si sono manifestati e si sono accentuati negli ultimi tempi. L’inteventosarà preceduto da una serie di indagini che permetteranno di avere un quadro più chiaro. Nei giorni scorsi, infatti, è stato sottoscritto un contratto di ricerca tra Soprintendenza, Fondazione e Università degli Studi di Firenze (Dipartimento di Scienze della Terra e Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale) per la realizzazione delle attività di studio, indagine e analisi strutturale.
“Lo studio e il monitoraggio del pulpito di Giovanni Pisano – spiega il soprintendente Andrea Pessina – è indispensabile per conoscere le reali condizioni di salute di quello che è uno dei capolavori assoluti dell’arte di tutti i tempi. Le indagini, avviate tra il 2007 e il 2008 dall’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, possono ora essere completate con la collaborazione dell’Università degli Studi di Firenze e si concluderanno con un meditato intervento di restauro. Tutto ciò sarà possibile grazie alla sensibilità e generosità della Fondazione Friends of Florence, che ringrazio di cuore”.
Nel frattempo è stato sottoscritto anche un protocollo d’intesa con la Diocesi di Pistoia e la Parrocchia di Sant’Andrea, in base al quale la Fondazione Friends of Florence finanzia il progetto con un importo complessivo di 230.000 euro.
Per Friends of Florence l’intervento al pulpito di Giovanni Pisano rappresenta il secondo progetto di restauro di un’opera ubicata nel territorio toscano. “Siamo felici di partecipare a un altro importante progetto che, dopo il restauro del Cenacolo di Ghirlandaio alla Badia a Passignano sostenuto dalla nostra Fondazione, estende ancora di più l’attività di Friends of Florence nel territorio toscano come la nostra missione vuole – sottolinea la presidente Simonetta Brandolini d’Adda che così continua – Il pulpito di Giovanni Pisano è stato uno dei primi grandi passi nella scultura verso il Rinascimento ed è stato apprezzato e studiato poi per secoli dai grandi artisti come un modello di ispirazione stilistica. Lo studio approfondito e il restauro hanno un’importanza vitale per conservare questo magnifico capolavoro e offrire alle future generazioni la stessa opportunità che oggi abbiamo noi di poterlo vedere, studiare e fruire secondo i valori che la cultura occidentale ci insegna attraverso l’arte”.
Il vescovo di Pistoia, monsignore Fausto Tardelli dichiara: “Giustamente Pistoia è stata chiamata la città dei pulpiti, perché ne custodisce, in una concentrazione unica, un numero considerevole. Quello di Giovanni pisano è il più bello, laddove la pietra prende vita a narrarci tutta la vicenda umana, investita dalla Parola creatrice e rigeneratrice di Dio. Un monumento così importante ha bisogno di continua attenzione e di premurosa salvaguardia. Per questo sono davvero felice che una realtà come Friends of Florence, si sia interessata ad esso e abbia, con grande sensibilità, deciso di impegnarsi in modo davvero considerevole al suo restauro. Ringrazio di cuore la Presidente Simonetta Brandolini d’Adda per questo interessamento così concreto che arricchisce la nostra città e rende maggiormente godibile a tutti un bene di eccezionale bellezza”.