ROMA – “Aspettando Via col vento…Vivien Leigh” è la mostra a cura di Giulio D’Ascenzo e Elisabetta Centore, che ripercorre la carriera teatrale e cinematografica della diva hollywoodiana con una sezione dedicata alla realizzazione di “Via col vento”, capolavoro che compirà 80 anni nel 2019.
La carriera di Vivien Leigh nasce a teatro, ma indubbiamente il suo volto rimarrà per sempre legato a Rossella O’Hara, la protagonista di “Via col vento” con cui si aggiudicò uno dei dieci Oscar vinti dal film.
Dopo la lettura del romanzo “Via col vento” di Margaret Mitchell, la Leigh che ne era rimasta totalmente affascinata, chiese nel 1938 al suo agente americano di segnalarla al produttore David O. Selznick, che stava preparando una riduzione cinematografica dell’opera e che aveva organizzato un’imponente campagna pubblicitaria per trovare l’interprete adatta al ruolo della protagonista Rossella O’Hara.
La Leigh arrivò sul set il 10 dicembre 1938 e venne presentata a David O’Selznick e al regista George Cukor. Il produttore rimase entusiasta della bellezza di Vivien Leigh, del suo temperamento e della vitalità con cui affrontò i provini. L’attrice sbaragliò la concorrenza delle ultime tre candidate che ancora ambivano al ruolo di Rossella (Paulette Goddard, Jean Arthur e Joan Bennett).
Le riprese del film furono molto lunghe ed estenuanti, soprattutto dopo che il regista George Cukor venne sostituito da Victor Fleming, con il quale sia Vivien Leigh che la partner Olivia de Havilland ebbero frequenti discussioni, al punto che entrambe le attrici si rivolsero più volte di nascosto a Cukor, nei fine settimana o addirittura di notte, per ricevere consigli e suggerimenti sulle loro rispettive interpretazioni. Vivien Leigh fece comunque amicizia, oltre che con Olivia de Havilland, anche con Leslie Howard mentre litigò spesso con Clark Gable, nonostante le intense scene che i due girarono insieme (l’attrice riuscì addirittura a tagliare alcune scene in cui avrebbe dovuto baciare Rehett Butler).
La Leigh recitò anche in film come “Il grande ammiraglio” (1941) con Laurence Olivier, Cesare e Cleopatra (1945) e Anna Karenina (1948) “Un tram che si chiama desiderio” (1949) di Tennessee Williams, sia nella versione teatrale che cinematografica accanto a Marlon Brando, per la regia di Elia Kazan. Per la memorabile interpretazione di Blanche, l’attrice conquistò il suo secondo Premio Oscar e altri prestigiosi riconoscimenti.
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