MADRID – Il 19 novembre 1819 inaugurava il Museo del Prado a Madrid. Per festeggiare questo importante traguardo di 200 anni l’istituzione spagnola ha aperto le celebrazioni, il 19 novembre del 2018, con la mostra dal titolo “Museo del Prado 1819-2019. Un luogo di memoria”, che ripercorre la sua storia attraverso 168 opere, da Diego Velasquez a Francisco Goy, da Raffaello a Francisco de Zurbaran, e una gran quantità di fonti documentarie tra cui manifesti, opere grafiche, fotografie e audiovisivi.
Aprirà invece il 4 febbraio 2019 l’esposizione dedicata ad Alberto Giacometti, dal titolo “Giacometti al Prado”, realizzata in collaborazione con la Fondazione Beyeler di Basilea. La mostra, che sarà visitabile fino al 7 luglio 2019, mette a confronto 17 sculture e 2 pitture dello scultore svizzero con opere chiave della collezione permanente del museo madrileno.
Dal 23 marzo al 30 giugno si terrà “Una pintura para una nación. Los fusilamientos de Torrijos (1888)”. Si prosegue con la rassegna “Fra Angelico e gli inizi del Rinascimento a Firenze”, aperta dal 28 maggio al 22 settembre 2019. A seguire “Sofonisba Anguissola-Lavinia Fontana. Dos modelos de mujeres artistas”, che si svolgerà dal 22 ottobre 2019 al 2 febbraio 2020, e poi ancora ”Sólo la voluntad me sobra. Dibujos de Goya”, dal 19 novembre 2019 al 16 febbraio 2020, che presenta circa 100 disegni provenienti da prestigiose collezioni internazionali oltre a capolavori della ricca collezione del Prado.
Infine il Museo evidenzierà il suo status di “istituzione nazionale” con l’iniziativa “Prado Itinerante”. Dodici opere di maggior rilevanza di artisti quali Tiziano, El Greco, Velazquez, Zurbaran, Murillo e Goya saranno date in prestito a diverse istituzioni di tutta la Spagna. Partirà dal Caixa Forum di Barcellona il tour di “Velàsquez e il Secolo d’Oro”, una mostra attraverso che ripercorre la produzione di uno dei più grandi pittori spagnoli.
Come dichiarato dal direttore del Museo, Miguel Falomir “La commemorazione del bicentenario ha come obiettivo quello promuovere una riflessione sul passato, presente e futuro dell’istituzione”.